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Odori molesti. Dal Comitato: "Studio olfattometrico inutile. Questo puzzo è tossico?"

Dopo l'annuncio dello stanziamento di 61mila euro per l'esecuzione di un'indagine olfattometrica, il Comitato Aretino Puzzo Stop intervenire per replicare all'amministrazione

"La giunta municipale di Arezzo delibera di dare mandato all'Ufficio Tutela Ambientale di attivare le procedure necessarie ai fini dell'affidamento del servizio, utilizzando le risorse disponibili, anno 2023 per € 33.000 e 3anno 2024 per € 28.000, dando atto che i relativi impegni di spesa saranno assunti con successivi atti a cura dell'Ufficio Tutela Ambientale".

La delibera della giunta Ghinelli

È questa la parte finale del testo della delibera del 10 agosto con la quale l'amministrazione comunale dà il via libera "alla realizzazione di indagine olfattometrica del tipo “odour field inspection” nel territorio che comprende le frazioni di San Zeno, Le Poggiola, Ponte a Chiani, Ruscello, Battifolle, Olmo". L'obiettivo, come espresso nel documento amministrativo è individuare "tutte le possibili fonti di emissione di cattivi odori nell’area in parola, della dinamica di diffusione in funzione dei fattori meteorologici e dell’impatto della problematica".

Un documento che non ha tardato a suscitare perplessità da parte del Comitato Aretino Puzzo Stop che, da anni, si batte per risolvere gli insopportabili disagi di coloro che vivono nell'area prossima all'impianto di di San Zeno. 

"Ci sentiamo presi in giro - dicono all'unisono i cittadini, Stefania Gialli e i membri del comitato - sono anni che chiediamo interventi specifici. L'indagine olfattometrica, oltre che tardiva, adesso è anche inutile. Infatti nella risposta della Asl si leggono bene tutti i disturbi che derivano all'esposizione al puzzo. Anche lo stesso assessore Sacchetti, recentemente, ha ammesso che l'origine è da rintracciare nell'impianto di San Zeno. Adesso è necessario comprendere se, questo puzzo che ci rende la vita insostenibile sia tossico per la salute e non stabilire da dove proviene perché questo lo sappiamo già".

"Uno studio per capire da dove provengono"

"Come comitato - specifica Stefania Gialli - ci siamo messi al lavoro già da anni. Questo puzzo è tossico? Leggete bene la pec della Asl del 9 febbraio 2023, allegata qui sotto. Dopo quasi due anni e dopo tutti i comunicati stampa delle Istituzioni che si sono susseguiti sulle chiare responsabilità di Aisa, oggi lo studio olfattometrico è decisamente inutile, fatto solo per perdere altro tempo prezioso.

L'unica cosa vitale e urgente adesso è sapere a quali concentrazioni di sostanze nocive, derivanti dell'organico in decomposizione fradicio, siamo esposti quotidianamente. Serve uno strumento che verifichi scientificamente la tossicità, sopra le parti. Il Comune e Aisa ovviamente non possono far parte della direzione lavori, sarebbe scorretto, ridicolo e anche offensivo per i cittadini, che non accetteranno mai dei risultati ottenuti da chi ha interessi economici a tenere aperta la stazione di compostaggio di Aisa, che, per la salute dei cittadini, invece, andrebbe chiusa definitivamente".

La risposta della Asl al comitato

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