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Gagnarli (M5S): "Area archeologica a Camucia, non si ripeta lo scempio fatto in passato"

"Tutti, non solo i nostri concittadini, dovrebbero conoscere il valore e la storia che si cela sotto l’asfalto di Camucia. L’occasione della recente inaugurazione del Museo della Città di Cortona, dove sono collocati numerosi reperti provenienti...

"Tutti, non solo i nostri concittadini, dovrebbero conoscere il valore e la storia che si cela sotto l’asfalto di Camucia. L’occasione della recente inaugurazione del Museo della Città di Cortona, dove sono collocati numerosi reperti provenienti dalle aree di Camucia negli anni passati oggetto di danneggiamenti collegati a cantieri edili, ha riproposto all'attenzione dell'opinione pubblica la vastità dell'area archeologica camuciese e la grande occasione perduta a causa all'ignavia di chi doveva esercitare la tutela di tale patrimonio culturale".

"Mi auguro che non si ripetano gli orrori fatti in passato – commenta la deputata cortonese M5S Chiara Gagnarli – per questo ho deciso di depositare un’interrogazione al Ministro Franceschini, facendo seguito alla lettera inviata dallo storico e studioso aretino Santino Gallorini e con l’aiutodell’Associazione tutela Valdichiana, per rinfrescare anche la sua memoria sui ritrovamenti che, fin dall'Ottocento, archeologi illustri o semplici abitanti hanno effettuato a Camucia: un lungo elenco a cui di recente si sono aggiunte le clamorose scoperte della “Tabula Cortonensis”, la celebre lastra di bronzo contenente ben 40 righe di testo etrusco rinvenuta da Giovanni Ghiottini, e la vasta area sacra di Camucia situata a cavallo della Strada Statale 71, un abitato immerso in un’area ricca di santuari e strutture cultuali abbraccianti un vastissimo arco temporale.

Nelle prossime settimane – prosegue Chiara Gagnarli – a Camucia si rinnova il rischio, per l’ennesima volta, di ripetere la distruzione o l’obliterazione di strutture archeologiche tardo etrusche, ed il Comune di Cortona dovrebbe farsi portatore dell’interesse al recupero nei luoghi deputati alla tutela e valorizzazione per patrimonio storico e artistico. Sui due appezzamenti di territorio rimasti liberi che rientrano nell’area di rilevanza archeologica, uno pubblico (la Maialina) e uno privato, è necessario alzare il livello di attenzione, così ho ritenuto urgente chiedere al Ministro di porre attenzione ai lavori per assicurare un’efficace controllo di quanto previsto dalle leggi vigenti, al fine di salvaguardare questo ultimo fazzoletto dell’Area Sacra Etrusca di Camucia da ulteriori cementificazioni.

Le leggi, come spesso avviene, già ci sono – chiarisce la deputata pentastellata – infatti nel codice civile si specifica che la proprietà si estende anche nel sottosuolo, salvo alcune limitazioni, tra cui quelle derivanti dalle leggi sulle antichità e belle arti .

L’invito quindi – conclude – è per gli amministratori di allontanare eventuali pressioni su chi dirige i siti archeologici e su chi vigila".

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