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Falsara, la puledra casentinese che ha stregato Verona. È lei la numero uno dei neonati 2021 d'Italia

Nata a Castel San Niccolò all'interno dell'azienda agricola di Alessia Tognarini e Luca Pacchiani, la giovane cavalla si è distinta durante la Fiera di Verona, appuntamento di spicco del panorama nazionale

Il barberesco nella cultura del Palio non è una figura qualsiasi. A lui, o a lei, le 17 contrade di Siena, affidano i loro tesori più grandi: i cavalli. Per tutto il periodo che precede la corsa in piazza del Campo dovrà vivere in simbiosi con il destriero. Accudirlo, nutrirlo e assicurarsi che non gli accada nulla di male. Un impegno h 24. Giorno e notte. “Sogno di fare questo un giorno - racconta Luca Pacchiani - secondo me è un ruolo magnifico che definisce bene il tipo di relazione e il legame profondo che può essere instaurato con un cavallo. Un’empatia, un affetto, che io provo per i miei”. Un sogno, quello del 35enne casentinese, neanche troppo lontano visto che dal 2017, con il supporto di sua moglie Alessia, ha dato vita all'azienda agricola Il Barberesco di Castel San Niccolò. Una piccola realtà immersa nelle foreste casentinesi dove la coppia coltiva con impegno e dedizione una passione che, forse, un giorno potrà diventare un impiego a tempo pieno. “Sono nato praticamente in sella ai cavalli - racconta - ho iniziato a montare a sette, forse otto anni insieme a mio babbo. È lui che aveva iniziato a costruire il luogo dove si trova la scuderia. Oggi che non è più con me continuo a coltivare il suo grande sogno anche se, non lo nascondo, è molto faticoso. Ma la fatica è in parte ripagata dalle prime grandi, anzi grandissime, soddisfazioni arrivate che ci incoraggiano e fanno ben sperare per il futuro”.
Recentemente Luca, insieme alla moglie e col supporto dell’addestratore Alessio Cipriani dell’Equestrian Center, ha preso parte alla Fiera dei Cavalli di Verona presentano l’ultima nata del Barberesco: Falsara. Nera come la notte, sei mesi di vita e una classe degna di una regina. La puledra, sella italiano figlia degli altrettanto spettacolari Comme Prevu e Peonia Rosa (altra cavalla del Barberesco), è stata scelta dalla giuria del campionato nazionale Mipaaf, organizzato dal ministero delle politiche agricole e forestali, come la migliore dei foals (categoria identificativa per i cavalli nati da meno di un anno). “Per me - prosegue Luca - è stata una soddisfazione enorme vedere Falsara conquistarsi la medaglia d’oro. Significa moltissimo, è la prima grande conferma pubblica della bontà del nostro lavoro”. Un traguardo tagliato grazie ad un lavoro attento, scrupoloso e, come nello spirito dell’allevamento, affettuoso. “Falsara è stata coccolata come una bambina - racconta ancora Luca - è la sesta puledra di casa e, grazie anche ai preziosi consigli di altri amici allevatori, abbiamo riconosciuto in lei delle qualità significative che l’avrebbero portata a distinguersi. Nel nostro allevamento abbiamo deciso di concentrarci su tipologie di cavalli agloarabi, sanguigni, adatti alle competizioni sportive e per il salto ad ostacoli. In Falsara, nonostante la giovanissima età, abbiamo notato subito caratteristiche che fanno ben presagire per il futuro. Certo, dovremo attendere ancora che abbia compiuto 3 anni prima di metterla alla prova nelle attività agonistiche però, pensiamo di essere già sulla buona strada”. Come detto, Falsara è stata riconosciuta la migliore foals d’Italia. “A Verona abbiamo deciso di presentarla senza la mamma - prosegue Luca - una scelta audace perché, per una questione di tranquillità, i neonati vengono solitamente presentati al fianco delle cavalle. Ma lei ha un’indole così serena, tranquilla e risoluta che abbiamo deciso di andare in pista da soli. I giudici hanno preso in considerazione il colpo d’occhio, ovvero come si presenta il cavallo, il trotto, la conformazione, la risposta agli ordini, il pelo e la condizione fisica. Sorrido ancora se penso a quanto toelettatori erano dentro al suo box a Verona”. E dopo i riflettori della Fiera di Verona, nel futuro di Falsara si prospetta una lunga e felice vita in Casentino dove, insieme a Luca e Alessia, crescerà circondata dalle cure di una famiglia allargata non le farà mancare quella dedizione che si riserva solo ai grandi amori.

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