"L'amico di Emanuele Boschi nella commissione d'inchiesta banche", striscioni allo studio di Bonifazi
La nomina dell'avvocato fiorentino Francesco Bonifazi, da parte del Pd, nella commissione d'inchiesta per le banche non è andata giù a qualcuno, probabilmente a molti dei risparmiatori che sono stati azzerati dal decreto Salva Banche del novembre...
La nomina dell'avvocato fiorentino Francesco Bonifazi, da parte del Pd, nella commissione d'inchiesta per le banche non è andata giù a qualcuno, probabilmente a molti dei risparmiatori che sono stati azzerati dal decreto Salva Banche del novembre del 2015 e del quale fra un mese e mezzo ricorrono i due anni.
Nella notte scorsa alla finestra dello studio dove lavora come avvocato a Firenze sono apparsi due striscioni "Il giglio magico in commissione d'inchiesta banche, vergogna" e "Babbo, amico, fratello, Etruria al macello".
Ma perché è stata presa di mira questa nomina? Francesco Bonifazi, oltre che parlamentare e tesoriere del Partito Democratico lavora nello stesso studio legale del fratello del sottosegretario Maria Elena Boschi, il commercialista e tributarista Emanuele Boschi.
"Il tesoriere Pd Francesco Bonifazi, voluto fortemente dal Pd nella commissione che dovrebbe indagare sulle falle del sistema bancario, è vicinissimo alla famiglia Boschi, amico intimo di Maria Elena Boschi e, addirittura, socio in affari del fratello, Emanuele Boschi, figlio dell'ex vicepresidente di Banca Etruria, Pierluigi Boschi. Insieme a lui infatti è partner in uno studio legale e tributario a Firenze" commenta Letizia Giorgianni che aggiunge "tanto valeva, a questo punto, metterci direttamente Maria Elena Boschi, o meglio ancora il padre, Pierluigi Boschi. Un'ottima garanzia per non scoprire le carte in una commissione che avrebbe dovuto indagare anche sui motivi del default di Banca Etruria. E stanotte, per evidenziare tutta l'arroganza e la sfacciataggine di questa classe dirigente c'è chi ha voluto porre l'attenzione sull'ennesimo ed insopportabile conflitto d'interesse che caratterizza, per l'ennesima volta, l'affaire Banca Etruria."