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Chiude la ludoteca abilitativa Bucaneve

Comune e Koinè insieme per trovare una soluzione. Tanti: “Un servizio fondamentale per le famiglie”

Inaugurata nella sua nuova versione nel 2019, dopo essere stato per anni un asilo nido di riferimento per le famiglie aretine, la ludoteca abilitativa Bucaneve di prorietà di Koiné sta chiudendo. Un danno consistente per i bambini e i ragazzi con problematiche di disabilità intellettiva dello spettro autistico che qui trovavano molte risposte ai loro bisogni di sviluppo di alcune capacità. 

Sul fatto interviene la vicesindaco di Arezzo Lucia Tanti: “La ludoteca abilitativa Bucaneve rappresenta per la città un servizio insostituibile e fondamentale per la riabilitazione sia psicomotoria che verbale di bambini con bisogni speciali. Negli scorsi anni la collaborazione tra il Comune di Arezzo e Koinè ha permesso non solo di mantenere, ma anche di potenziare questo servizio. Ci incontreremo lunedì con i dirigenti di Koinè per capire come poter proseguire con questo servizio che è fondamentale per le famiglie. Pur essendo un servizio sanitario, il Comune e Koinè sono infatti intenzionati a non lasciare sole le famiglie: come sempre, faremo tutto quello che è nelle nostre possibilità per confermare e garantirlo nel tempo”. 

La sua attuale sede in via Viani nel quartiere Giotto ha visto in questi anni molti bambini che hanno frequentato i corsi di logopedia o di altro. Nel 2020 però si sono vissuti tutti i problemi legati alla prima esplosione del Covid, mentre nel 2021, grazie anche alle risorse intercettate per la pandemia, Koiné e Comune hanno coperto i costi, ma adesso la sua sostenibilità è messa dura prova. Da qui la decisione, difficile, ma irrimandabile, della sua chiusura. 

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