rotate-mobile
Attualità

Arezzo è partner di Eurocities, Ghinelli: "Cultura come motore economico, anche con la progettazione europea"

Arezzo è ufficialmente partner associato di Eurocities, l’organizzazione europea che dal 1986, anno della fondazione, si occupa di portare all’attenzione dell’UE le necessità delle città in ambito economico, politico, sociale e culturale. La...

Arezzo è ufficialmente partner associato di Eurocities, l’organizzazione europea che dal 1986, anno della fondazione, si occupa di portare all’attenzione dell’UE le necessità delle città in ambito economico, politico, sociale e culturale. La candidatura, presentata dal sindaco Alessandro Ghinelli nell’ambito del forum culturale di Eurocities svoltosi a Ghent dal 25 al 27 ottobre, è stata accettata all'unanimità per acclamazione dai membri del forum. Arezzo è così entrata nella piattaforma Eurocities, network che conta in totale 145 città europee, come decima città italiana insieme a Bologna, Firenze, Genova, Milano, Palermo, Pesaro, Roma Torino e Venezia. Arezzo è stata ammessa al forum culturale di Eurocities in qualità, come detto in apertura, di partner associato, qualifica riservata alle città con meno di 250.000 abitanti: è la seconda dopo Pesaro ad avere raggiunto questo risultato. L’incontro esplorativo avvenuto lo scorso marzo con la presenza di Arezzo al forum culturale di Tallinn era stata l’occasione per avviare i contatti per l’iter di ammissione.

“Il prestigio di Arezzo, il suo patrimonio artistico, la sua vivacità nel farsi promotrice di eventi culturali di eccellenza e qualità - commenta il sindaco Alessandro Ghinelli - hanno consentito di ottenere questo importante risultato. Così come per gli altri settori nei quali opera Eurocities, la cultura, centrale nelle politiche delle amministrazioni locali, è tema di confronto e dialogo sui modelli innovativi di governance e partnership tra le città europee, nonché occasione di scambio e laboratorio costante di idee e proposte progettuali. La cultura è veicolo fondamentale di crescita, basta vedere Milano, la più importante città industriale italiana che destina a questa voce risorse sempre più consistenti e questa politica sta dando frutti in termini di crescita turistica. Un altro esempio posso farlo riferendomi proprio alla città che ci ha ospitato: Ghent, molto meno conosciuta di Brugge, la consorella fiamminga, ma che ha una nuova biblioteca decisamente all'avanguardia costata 65 milioni di euro e finanziata grazie a fondi nazionali, regionali, locali e in parte europei. Cito una biblioteca non a caso visto che nell'istituenda Fondazione cultura abbiamo intenzione di fare confluire anche la nostra istituzione che potrà così trovare nuovo slancio. La fondazione non è che un passo di grande lungimiranza perché di fatto la cultura, oggi, si gestisce con strumenti del genere e il patrimonio culturale portato a valore è la sfida del futuro. Altro aspetto di Eurocities: la piattaforma opera quale concreto interfaccia tra i Comuni e l’Unione Europea, consentendo un accesso facilitato alle informazioni e una migliore circolazione delle opportunità rappresentate da bandi e concorsi. Esserne parte non fa che qualificare ulteriormente Arezzo come ‘città d’arte’ e contribuirà a renderla sempre più protagonista. Il forum culturale di Eurocities è particolarmente rilevante dal punto di vista della cultura come motore economico, tema che rappresenta uno dei punti centrali della mia amministrazione. Al suo interno si lavora concretamente per indirizzare in maniera originale e produttiva le sfide, le strategie, i modelli per sostenere i sistemi culturali delle città. A tal fine, proprio al forum di Ghent appena conclusosi sono stati presentati i prossimi programmi di finanziamento, tra i quali quelli previsti in occasione dell’anno europeo del patrimonio culturale, che si celebrerà nel 2018 e che caratterizzerà l’attività di Eurocities. Una grande soddisfazione e una scelta felice quella di farne parte”.

Uno dei temi che caratterizzerà l’anno europeo del patrimonio culturale sarà proprio l’analisi del suo potenziale economico, accanto a quello del recupero delle identità nazionali in chiave europea attraverso tale patrimonio. “Due temi fondamentali - conclude il sindaco - stimolanti e di grande spessore”.

Erano a Ghent con il sindaco i responsabili cultura e di segreteria Roberto Barbetti e Gianni Rossi:

“essere parte del forum cultura ci consente di avare accesso alle proposte e ai documenti che vengono elaborati anche negli altri forum tematici. L'esperienza che abbiamo potuto maturare nel confronto tra i vari paesi europei è la necessità di uno salto di qualità, ovvero affiancare a un concetto di conservazione un concetto di produzione culturale. Entrare in questa filosofia consentirebbe ad Arezzo di produrre creatività. L’adesione a Eurocities serve a dare la spinta giusta. Alcuni dati tratti dal libro bianco del Mibact: il 5,1% del pil è legato alla moda, l'1,17% dai settori derivanti dall'evoluzione delle tecnologie, l'industria culturale pesa per l'1,53%, il patrimonio culturale in senso stretto l'1,62%. Su questo occorre lavorare”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Arezzo è partner di Eurocities, Ghinelli: "Cultura come motore economico, anche con la progettazione europea"

ArezzoNotizie è in caricamento