Area ex Toscana Tabacchi, Regione e Comune di Bucine aprono tavolo per bonifica del sito

Sarà aperto a breve un tavolo istituzionale per avviare la bonifica del sito dove sorge la ex Toscana Tabacchi di Ambra, nel comune di Bucine.

È stato deciso nel corso dell'incontro che l'assessore regionale all'ambiente Federica Fratoni ha avuto con il sindaco di Bucine Pietro Tanzini e l'assessore comunale all'ambiente Sara Valentini.

Con l'avvio, nei prossimi giorni, dei lavori di bonifica, affidati alla Ditta Romana Maceri da parte della procedura, dopo il crollo di parte della copertura in amianto dell'ex stabilimento a causa di eventi atmosferici, la Regione e il Comune hanno deciso di avviare un percorso più articolato e risolutivo per addivenire alla bonifica di tutto il sito che risulta inquinato dal 2013 a causa dello sversamento di alcune cisterne.

Al tavolo istituzionale saranno chiamati a responsabilità tutti i soggetti,l pubblici e privati, a vario titolo interessati.

Con la Regione e il Comune, oltre ad Arpat e Asl, saranno infatti invitati anche il commissario liquidatore, il creditore procedente e il custode giudiziario, così da dare avvio al percorso di bonifica.

La ex Toscana Tabacchi, poi ex Slito, acquistata poi dalla TAT, un edificio di 30mila metri quadrati e circa altrettanti di resede, ha rapresenato uno dei motori economici della Valdambra fino al 2007, e nel 2015 finito all'asta.

"Grazie alla piena sintonia con l'amministrazione di Bucine e alla determinazione del sindaco Tanzini – ha detto Fratoni - a procedere per bonificare quanto prima tutto il sito, abbiamo aperto questo tavolo nel quale la Regione farà la sua parte fino in fondo. Vogliamo trovare una soluzione quanto prima ad una questione rimasta per troppo tempo sospesa e insoluta per la salute dei cittadini in primo luogo e del territorio della Valdambra".

"Tra gli obiettivi – ha detto il sindaco Tanzini - oltre a quello prioritario di risanare l'area, vi è anche quello di attirare l'interesse di qualche imprenditore disponibile a rilevare il bene e riportare ossigeno a una parte di territorio che per anni ha dato lavoro a centinaia di persone e che da troppo tempo è abbandonato, così come quello di individuare le responsabilità a cui fare riferimento per i danni ambientali".