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Subbiano, intitolato a don Guido Tiezzi lo slargo davanti alla chiesa di San Giovanni Battista

Presenti alla cerimonia il sindaco Ilaria Mattesini e il vescovo Andrea Migliavacca

Inizio della settimana Santa, a Subbiano, con una targa posta nello slargo dinanzi alla chiesa di San Giovanni Battista, che ha messo in luce un ricordo e un ringraziamento ad un sacerdote, don Guido Tiezzi, parroco di Santa Maria della Visitazione dal 1964 al 2009, ma ancor prima cappellano dell’arciprete don Angelo. Don Guido Tiezzi è morto nel 2014, dopo aver avuto la possibilità di vedere inaugurata la nuova chiesa, da lui voluta fortemente, con alla guida don Alessandro Conti, che aveva seguito nella sua vocazione sacerdotale, e oggi l’amministrazione comunale di Subbiano gli ha intitolato lo spazio antistante a questa chiesa nella parte nuova di Subbiano.

“L'amministrazione Comunale ha espresso il desiderio di rivolgere un doveroso ringraziamento a don Guido Tiezzi” ha dichiarato il sindaco Ilaria Mattesini "consapevoli che persone come lui rimangono comunque sempre nella memoria di chi le ha conosciute, abbiamo fortemente voluto che il suo nome rimanesse impresso nel vivere quotidiano del nostro paese a imperitura memoria. Abbiamo dovuto attendere il decimo anniversario della sua morte per poter essere autorizzati dalla prefettura a procedere all'intitolazione di uno spazio pubblico; abbiamo scelto uno spazio che avesse un significato particolare, che fosse riconducibile a un aspetto importante della sua vita e soprattutto della sua vocazione sacerdotale. La chiesa di San Giovanni Battista è stata la sua più ardua missione, un suo desiderio che si è trasformato in un progetto realizzato soprattutto grazie alla sua determinazione e caparbietà. Un largo intitolato a lui, un sacerdote, un uomo che ha lasciato un segno indelebile nella storia e nella vita di questo paese. Don Guido ha arricchito la parrocchia di gruppi e movimenti ecclesiali in cui ognuno può esprimere il proprio carisma; ha dato vita ad associazioni culturali e ricreative, in ogni ambito ha saputo mettere insieme persone unite da obiettivi comuni per il bene collettivo. Ha coltivato relazioni umane e dato a tutti la possibilità di valorizzare i propri talenti". 

L'intitolazione a don Guido Tiezzi è seguita alla cerimonia religiosa che ha visto la presenza del vescovo Andrea Migliavacca.

“Dedicare questo spazio, potremmo dire un luogo di vita, di incontro della nostra comunità e di questo paese, è il segno che la memoria di don Guido è viva perché c'è gratitudine e perché una traccia vera di vita. Lui ha lasciato una traccia vera nelle famiglie, nelle comunità, nei giovani che sono cresciuti negli anni in cui è stato parroco e anche questa chiesa è il segno della sua opera e del suo ministero. La memoria non è solo il ricordo di un passato ma è tenere vivo ciò che lui ha cercato di trasmettere, che è la fede, che è l'amicizia con Gesù, che è la bellezza della vita quando si è con Gesù”.

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