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Terremoto politico a Subbiano: si dimettono assessora e presidente del consiglio comunale

Dominga Guerri e Luca Bianchi hanno inviato la loro lettera a pochi giorni dal prossimo consiglio comunale. Scricchiola la giunta Mattesini

Un vero e proprio terremoto politico ha scosso nelle ultime 48 ore il comune di Subbiano. Prima l'assessora Dominga Guerri, poi il presidente del consiglio comunale Luca Bianchi, hanno lasciato i loro incarichi consegnando lettere di dimissioni in cui la decisione viene definita "irrevocabile".

Guerri è entrata nella giunta nell'estate nel luglio del 2022 e le furono subito affidate le deleghe a patrimonio, verde pubblico e decoro urbano, centri storici e periferie, gestione dei rifiuti, scuola ed edilizia scolastica, viabilità e trasporti, risorse umane, innovazione, tributi, attività produttive, pari opportunità. Bianchi, presidente del consiglio comunale, era nella lista civica Insieme per Subbiano e aveva quindi sostenuto la sindaca Ilaria Mattesini

Le dimissioni di Bianchi

La lettera di dimissioni del presidente è stata inviata ieri, a pochi giorni del prossimo consiglio comunale che lui stesso aveva convocato, in calendario l'11 marzo. "Ritengo non sussistano più le condizioni per poter esercitare le funzioni a me demandate e i presupposti perché il mio impegno all’interno del Consiglio Comunale possa proseguire". Poi spiega con disincanto: "Nel tempo, purtroppo, ho avuto modo di cogliere le contraddizioni tra il pensiero dichiarato e le azioni, fino al punto di vedere l’Istuzione, cui mi onoravo di appartenere, relegata ad un ruolo marginale privo del contenuto poli/co di cui dovrebbe animarsi".

La goccia che ha fatto traboccare il vaso sarebbe caduta durante un incontro con il Pd, che sostiene la giunta Mattesini nel quale, sostiene Bianchi: "Ci sono stati degli attacchi anche nei confronti miei e di Dominga. E così è maturata la decisione". 

Le dimissioni di Guerri

Dominga Guerri ha inviato la sua missiva 24 ore prima di Bianchi. Dalle sue parole trapela amarezza: "Tale decisione - ha scritto -ha origine dallo svolgimento dell’attività politica del sindaco la quale, purtroppo, non trova più la mia condivisione e il mio appoggio". E poi punta il dito sulla mancata condivisione delle decisioni: "Alcuni valori, a partire dai principi democratici, come la condivisione delle scelte di programma e di indirizzo, la collaborazione tra i membri dell’amministrazione, la cura degli interessi dell’intera Comunità e l’attenzione ai valori sociali e alle istanze dei cittadini, sono imprescindibili. E’ fondamentale per me che un Sindaco faccia della cittadinanza attiva e partecipativa la sua stella polare, che desideri stare vicino alla gente e che consideri il suo ruolo un enorme onore datogli dai cittadini".

Verso le elezioni

La giunta Mattesini dunque adesso scricchiola mentre le elezioni sono alle porte. Il centro destra ha deciso di puntare su Ezio Lucacci e poche settimane fa ha ufficializzato la sua candidatura anche Mirella Ricci, che si presenta con una lista trasversale. Plausibile anche la ricandidatura della sindaca uscente Mattesini, mentre si fa strada anche l'ipotesi della ricandidatura dell'ex sindaco Ilario Maggini.

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