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Reazioni dei precari della scuola dopo le dichiarazioni di Curtolo, Tacconi: "I casi da chiarire ci sono"

Sono tante le testimonianze rilasciate attraverso i social in seguito a quanto dichiarato dal dirigente scolastico che segue la provincia di Arezzo

Sono decine e decine le reazioni di docenti precari che raccontano la propria esperienza dopo aver letto le parole del dirigente scolastico provinciale Roberto Curtolo. Il caso è quello delle graduatorie precari per le supplenze annuali nelle scuole aretine. Sono questi i giorni delle assegnazioni. L'algoritmo del sistema informatico ha cominciato a girare da venerdì scorso. Ma a monte già la pentola stava bollendo. 

Da inizio agosto infatti alcuni precari si trascinano dietro una condizione di incertezza, di disperazione nei casi più critici, di ricerca di sistemare la propria posizione nella graduatoria visto che si sono verificati casi di punteggi non assegnati e quindi posizioni più basse del previsto, altri casi addirittura punti in più rispetto a quanto di diritto per merito e servizi.

A ritornare sull'argomento è lo stesso segretario provinciale della Flc Cgil di Arezzo Maurizio Tacconi che spiega: "Nessuno ha mai detto che è colpa degli uffici - dice rispondendo a quanto dichiarato dal dirigente del Miur Roberto Curtolo - vedo una colpa nell'amministrazione, nel Ministero semmai, quella di mettere in moto questo sistema. L'ufficio ha sicuramente lavorato anche più di quello che doveva, ma i problemi ci sono. È vero che le graduatorie sono da considerarsi subito definitive, ma se mi dai possibilità di fare reclamo significa che riconosci l'eventualità che ci sia un errore nei punteggi."

"Le testimonianze delle casistiche avvenute sono tante, molti hanno punti in meno, alcuni ne hanno di più addirittura - aggiunge Tacconi - Inoltre quest'anno la domanda è stata fatta dagli aspiranti supplenti senza che venissero pubblicate le disponibilità dei posti nelle singole scuole e quindi i docenti precari hanno messo le loro priorità di scelta al buio. È diventata una lotteria. A questo si aggiunge il fatto che nella sede dell'ufficio scolastico provinciale è stato interrotto il ricevimento al pubblico fino al 26 di settembre, mi sembra un fatto grave. Queste persone, minimo, minimo hanno diritto a delle spiegazioni se non molte alla correzione di quanto sbagliato altrimenti sembra che non conti chi ha più esperienza e più merito. Come gira l'algoritmo? Sembra un fatto sconosciuto a tutti. Ritornare alle convocazioni in presenza è l'unica soluzione a tutto."

Nel sito dell'ufficio scolastico di Arezzo infatti da oggi è apparso questo comunicato stampa: "Visti i reclami che stanno pervenendo all’A.T. si comunica che il personale dell’Ufficio Docenti è impegnato nelle operazioni preliminari all’avvio dell’anno scolastico, ivi compresa l'analisi delle istanze dei docenti. Pertanto, fino al giorno 26 settembre è sospeso il ricevimento al pubblico. Chiunque avesse doglianze o richieste di chiarimenti è invitato a rappresentare la propria situazione tramite e-mail all'indrizzo usp.ar@istruzione.it indicando codice fiscale e classe di concorso."

Nel frattempo molti precari coinvolti hanno spedito al Provveditorato una lettera di diffida e messa in mora, predisposta dal sindacato, ritenendo di avere avuto un punteggio non corrispondente al vero. E questa si aggiunge a quella che la categoria dei lavoratori della conoscenza aveva già inviato.

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