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"Una graduatoria sbagliata e posti assegnati a chi non ne ha diritto". La nuova odissea dei precari della scuola

Maurizio Tacconi, segretario provinciale della Flc Cgil di Arezzo, spiega cosa sta accadendo. Una lettera di diffida e messa in mora al provveditore è già partita, rischio di ondata di ricorsi

La graduatoria provinciale dei supplenti sbagliata, i reclami fatti, la correzione non pubblicata, l'algoritmo che assegna posti di lavoro ai precari aretini della scuola secondo criteri non completamente corretti e che quindi non rispetterebbero titoli e anni di servizio. 

La situazione che si è venuta a creare in provincia di Arezzo a pochi giorni dall'inizio del nuovo anno scolastico sembra paradossale. Certo non è l'unico territorio ad aver riscontrato problemi con il nuovo sistema informatizzato di inserimento degli aggiornamenti sui punteggi dei supplenti aretini, ma in altre province come a Prato "hanno già azzerato tutto per evitare che gli errori si moltiplichino" spiega Maurizio Tacconi della Flc della Cgil.

Tanto è aggravata la situazione che ieri è partita una lettera di diffida e di messa in mora da parte del sindacato verso il dirigente dell'ufficio scolastico regionale con sede ad Arezzo Roberto Curtolo: "con estremo stupore e nonostante i tempestivi e legittimi reclami inviati - si legge nella missiva - ad oggi non è stata ancora pubblicata la graduatoria provinciale supplenti corretta rispetto alla precedente con Decreto Prot. n. 447 del 02/08/2022 che conteneva errori palesi e riconosciuti. Tale comportamento omissivo è gravissimo e sta causando danni nei confronti dei docenti che non si sono visti riconoscere il punteggio corretto e, quindi, sono stati assegnati a posti che non rispecchiano detto punteggio. Siamo, pertanto, a richiedere che nell'immediatezza sia pubblicata la nuova graduatoria rettificata in base ai reclami inviati entro il termine da voi assegnato, essendo costretti in caso contrario e senza ulteriore avviso a tutelare gli interessi degli iscritti alla Flc Cgil di Arezzo, in tutte le sedi opportune ivi compreso giudizialmente anche in via d'urgenza."

La sostanza della vicenda che sembra grottesca la spiega lo stesso Tacconi: "Ogni candidato a un posto da supplente nella scuola, entro il 31 maggio doveva, attraverso un sistema informatizzato, comunicare i punti maturati in modo da aggiornare la graduatoria, punti ottenuti con l'ultimo anno di servizio (ogni 12 mesi scattano 12 punti), oppure con un master o altro tipo di corso riconosciuto. Si tratta di autodichiarazioni che poi le scuole hanno l'obbligo di verificare nella loro veridicità. Ma questo è un altro aspetto."

Si arriva così ad agosto: "Il 2 agosto l'ufficio scolastico provinciale di Arezzo ha pubblicato una graduatoria con punteggi largamente non corretti, i punti aggiornati non erano stati conteggiati. Abbiamo sottoposto il problema, così evidente, al dirigente Curtolo che ha visto e dato la possibilità di fare integrazioni attraverso un modulo di reclamo da mandare per email ordinaria con i punti mancanti. Questo passaggio è stato fatto da tutte le precarie e i precari incappati in questo errore del sistema. Ma la graduatoria corretta non è mai ancora stata pubblicata, mentre l'algoritmo ha cominciano a girare assegnando i posti di lavoro per le supplenze annuali con alla base questi punteggi non aggiornati. Così gli errori si stanno moltiplicando e si stanno verificando casi come quello di una insegnante precaria sola con figli che sta restando senza lavoro nonostante ne abbia diritto in base ai suoi titoli e ai suoi anni di servizio perché scavalcata da chi in realtà ha meno punti e senza incarico non può nemmeno accedere per vedere i punti che gli hanno conteggiato nella graduatoria aggiornata e mai pubblicata e che risulta contenere ancora punteggi non del tutto corretti."

Le richieste che partono dalla Flc Cgil sono evidenti: "Facciamo quello che avevo proposto fin dal 2 agosto appena appurato l'errore, l'ufficio scolastico blocchi tutto, corregga le graduatorie, le pubblichi e così si assegnerà i posti a chi ne ha diritto. Meglio se in presenza come prima."

Altrimenti ci potrebbero essere anche risvolti giudiziari così come annunciato nella lettera al provveditore: "I ricorsi individuali andrebbero fatti innanzitutto al Tar di Firenze per la mancata pubblicazione della graduatoria corretta e contemporanemanete al giudice del lavoro di Arezzo con carattere d'urgenza perché rimasto senza incarico."

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