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Cronaca Pieve Santo Stefano

Riapertura sì ma a queste condizioni. Ecco i lavori che Anas dovrà svolgere secondo la Procura

Durante l'esecuzione dei lavori, l'area rimarrà comunque sotto sequestro e la riapertura ufficiale ci sarà solo se le sei condizioni saranno risultate rispettate.

La riapertura ci sarà ma solo se saranno esaudite le richieste presentate direttamente dalla Procura della Repubblica.
E' stato proprio il procuratore capo Roberto Rossi, dopo aver consultato attentamente la relazione presentata dai consulenti Antonio Turco e Fabio Canè, a redigere il decreto trasmesso quest'oggi ad Anas.

Nello specifico, affinché il viadotto Puleto possa essere riaperto al traffico devono venire eseguiti urgenti e specifici lavori di messa in sicurezza dell'intera infrastruttura.

Di fatto gli interventi riguarderanno il ripristino del corretto incanalamento e allontanamento di acque cariche di sali disgelanti affinché non cadano sui baggioli esterni degli appoggi già usurati; analisi e monitoraggio di tutte le strutture anche nelle aree non in vista mediante droni e altri apparecchi, monitoraggio costante di vibrazioni e spostamento con sensori, disponendo immediato blocco traffico anche mediante impianti semaforici.

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Anas dovrà anche provvedere ad una adeguata informazione.
Inoltre, la Procura ha disposto che Anas debba provvedere all'organizzazione della viabilità per il traffico sulle sole corsie interne, consentire l'accesso solo a mezzi con carico massimo di 3, 5 tonnellate ed imporre il limite a 50 chilometri orari.

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Durante l'esecuzione degli interventi, l'area rimarrà comunque sotto sequestro e la riapertura ufficiale ci sarà solo se le sei condizioni saranno risultate rispettate.

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Dunque prima i lavori e poi la riapertura.
Le opere di adeguamento richieste dalla Procura potrebbero iniziare già nelle prossime ore. L'unica incognita risultano le condizioni meteo che potrebbero rallentare l'apertura del cantiere. Una volta avviati i lavori potrebbero avere un'evoluzione davvero repentina.
Una soluzione temporanea che mira soprattutto a garantire la massima sicurezza degli utenti.
Restano ovviamente esclusi i mezzi pensati che non potranno comunque transitare lungo il viadotto ma dovranno preferire sempre i percorsi alternativi.

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