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Martedì, 16 Aprile 2024
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"Adesso pensiamo alla vecchia Tiberina", la soddisfazione della politica e le preoccupazioni dei "Dimenticati della E45"

Sono molti gli amministratori che si sono detti soddisfatti della riapertura. In queste ore il comitato dei "Dimenticati dell'E45" lancia un appello per gli ammortizzatori sociali in favore dei lavoratori danneggiati dalla chiusura

La riapertura parziala al traffico del viadotto Puleto non ha tardato a suscitare la reazione da parte della politica locale e regionale.
Seppure con le limitazioni imposte dall'ordinanza della Procura, l'infrastruttura tornerà ad essere nuovamente percorribile dal traffico leggero. 

"Prendiamo atto con soddisfazione della disponibilità della Procura a dissequestrare la struttura – commenta l'assessore alla viabilità della Toscana, Vincenzo Ceccarelli - Ora chiediamo ad Anas di dare attuazione immediata alle prescrizioni date in modo da garantire la riapertura, sia pure parziale, in condizioni di assoluta sicurezza. Resta purtroppo - aggiunge Ceccarelli - il problema del traffico pesante. Auguriamoci che dal monitoraggio che sarà fatto dopo la riapertura emergano dati che possano rendere fattibile anche il transito dei camion. Ad Anas chiediamo anche l'immediato avvio del cantiere per la riapertura della ex tiberina 3bis".

Soddisfatto anche il sindaco di Sansepolcro Mauro Cornioli che invece fa sapere come la riapertura del viadotto sia “una boccata di ossigeno per l'intero tessuto socio-economico. Un importante primo passo nel percorso che dovrà portare all'attivazione in tempi rapidi di soluzioni ed assistenza verso le nostre comunità. E' fondamentale che da Roma venga attivato lo stato di emergenza nazionale nonostante questa soluzione temporanea, persisterà infatti una situazione di forte disagio soprattutto per quanto concerne il traffico pesante. Una problematica che rende ancor più necessario ed urgente il ripristino della Tiberina 3 Bis”.

Stessi sentimenti condivisi anche da Marco Baccini, sindaco del comune di Bagni di Romagna.

"Un primo risultato è stato raggiunto - sottolinea - Si tratta di un risultato che certamente non risolve la situazione venutasi a creare in quanto rimane il grave problema del transito dei mezzi pesanti, che potrà essere autorizzato solo quando le condizioni di sicurezza saranno ripristinate. Per questo, insieme con altri 27 sindaci dei comuni toscani e umbri abbiamo sollecitato il Ministro Di Maio ad un incontro per condividere e attivare con la massima urgenza misure volte al sostegno di imprese, famiglie, lavoratori, che stanno subendo i danni di questa situazione e continueranno a subirli. Con la nostra Regione abbiamo già avviato un percorso per in primo stanziamveto di risorse pari a 250.000 euro, che però rappresenta solo un’anticipazione alle misure che il Governo deve necessariamente attuare. Per questo attendiamo a stretto giro un coinvolgimento del Ministro Di Maio, che finora è stato in silenzio. D’altra parte, oggi abbiamo sollecitato anche il Ministro Toninelli ad un secondo incontro ove organizzare le misure concordate il 22 gennaio scorso, sia per quanto riguarda la rapida ripartirà della E45 che per i lavori sulla vecchia 3 bis Tiberina".

Soddisfatto anche il sindaco di Badia Tedalda Alberto Santucci che ha ripreso la notizia della riapertura disposta dalla procura con enorme soddisfazione anche se "per i lavori subito sulla vecchia 3 bis con dichiarazione di emergenza nazionale e impiego dell’esercito io non mollo di un centimetro. Questo dissequestro seppur parziale è già una bella cosa anche perché permetterà di far partire i lavori già affidati di ristrutturazione del viadotto Puleto".

E alle voci dei politici si aggiungono quelle dei comitati e gruppi di cittadini che sono nati spontaneamente in seguito al sequestro dell'infrastruttura.
Tra questi c'è Antonio Rinaldi portavoce de "I dimenticati della E45" che proprio poche ore prima dell'annuncio del dissequestro lancia un appello: "Ad oggi il governo non ha ancora preso nessun provvedimento nei confronti sia dei lavoratori che ad oggi si ritrovano in ferie forzate, sia dei gestori delle aree di servizio e di tutte quelle attività ormai in forte sofferenza a causa dell'elevato costo che devono subire nel trasporto delle proprie merci a causa della chiusura della E45. Vogliamo nuovamente ricordare che ormai siamo agli sgoccioli, e mancano pochissimi giorni prima che comincino ad arrivare i primi licenziamenti a causa della fine delle ferie maturate. Si parla di quasi 60 dipendenti nell'immediato e più del doppio nel giro di qualche settimana. Chiediamo nuovamente che il governo attivi subito gli ammortizzatori sociali per i dipendenti e che la regione Toscana, come fatto in Emilia Romagna, stanzi i fondi per dare aiuto alle aziende in grossa difficoltà. È necessario inoltre il ripristino della viabilità alternativa, la vecchia Tiberina 3bis, oltre ovviamente alla messa in sicurezza e alla riapertura in tempi brevi della E45. Lanciamo un appello a tutti gli operatori economici e aziende di trasporto di vario genere ad unirsi alla protesta del nostro comitato, mettendosi in contatto con noi, tramite la nostra pagina Facebook “I dimenticati della E45”, per organizzare una grande manifestazione nei prossimi giorni".

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