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Cronaca

Crac Banca Etruria, al via il processo in Corte d'Appello

In primo grado un solo condannato e venti assolti. Ora la parola alla corte fiorentina

Poterebbe essere una partenza in sordina quella prevista oggi per il processo d'Appello per il crac di Banca Etruria. I ricorsi avanzati dalla procura di Arezzo e dall'unico condannato Alberto Rigotti, sono stati accolti ed oggi prende il via il procedimento. Ma saranno necessarie più udienze, non si arriverà subito ad una sentenza. In aula questa mattina sono previsti alcuni passaggi tecnici e potrebbe essere chiesto di ascoltare nuovamente qualche teste.  

La sentenza di primo grado risale all'1 ottobre 2021 e fu pronunciata dal presidente del collegio Giovanni Fruganti. Un solo condannato (Rigotti, pena di 6 anni) e tutti gli altri 20 imputati assolti. Nelle motivazioni, depositate nel dicembre successivo, furono passati in rassegna ogni singolo movimento economico finanziario che ha portato al dissesto dell'istituto di credito e analizzate le posizioni e il ruolo di ogni singolo indagato. Secondo i giudici Rigotti, sarebbe stato talmente spregiudicato nella sua condotta da aver messo a repentaglio i risparmi dei clienti ed è stato ritenuto colpevole in quanto, si è letto nelle motivazioni, "Ha sistematicamente utilizzato la banca della quale era componente del Cda per i propri interessi personali e mettendo in tal modo gravemente a rischio il patrimonio e quindi le ragioni del ceto dei creditori. Rischio purtroppo concretizzatosi. Per tutti gli altri imputati invece, nessuna responsabilità.

Una seconda udienza è già stata calendarizzata dalla corte fiorentina: ritorno in aula il 30 maggio. 

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