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Salute

San Donato e Gruccia misura di donna: premiati gli ospedali aretini

A Roma si è svolta la cerimonia di consegna delle targhe: premiati l’ospedale San Donato di Arezzo, L’Ospedale Misericordia di Grosseto, L’Ospedale del Valdarno, L’Ospedale di Nottola e quello di Campostaggia

Tre bollini rosa al San Donato e altri due al Santa Maria alla Gruccia. Gli ospedali aretini della Asl Toscana sud est si confermano, dati alla mano, a misura di donna. Si è svolta questa mattina, 30 novembre, a Roma la cerimonia di consegna degli attestati con i quali la Fondazione Onda ha riconosciuto l'impegno nella promozione della medicina di genere, distinguendosi per l’offerta di servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie femminili. 

“È un riconoscimento di grande valore - ha commentato la direttrice sanitaria della Asl Toscana sud est Assunta De Luca - il fatto che in ogni provincia del territorio aziendale ci sia almeno un ospedale vincitore di bollini rosa evidenzia quanto sia alta l’attenzione verso le tematiche della medicina di genere. La sfida futura sarà quella di estendere questa buona prassi anche ai servizi territoriali”.

La cerimonia si è svolta presso il ministero della salute e la valutazione delle strutture ospedaliere è avvenuta tramite un questionario di candidatura composto da circa 500 domande, ciascuna con un valore prestabilito, suddivise in 15 aree specialistiche più una sezione dedicata ai servizi generali per l’accoglienza e gestione dei casi di violenza sulle donne e sugli operatori sanitari. 

Tre i criteri di valutazione tenuti in considerazionei: specialità cliniche che trattano problematiche di salute tipicamente femminili e trasversali ai due generi che necessitano di percorsi differenziati, tipologia e appropriatezza dei percorsi diagnostico-terapeutici e servizi clinico-assistenziali in ottica multidisciplinare gender-oriented, l’offerta di servizi relativi all’accoglienza delle utenti alla degenza della donna a supporto dei percorsi diagnostico-terapeutici (volontari, mediazione culturale e assistenza sociale) e infine il livello di preparazione dell’ospedale per la gestione di vittime di violenza fisica e verbale.

Sul sito www.bollinirosa.it è possibile consultare le schede degli ospedali premiati, suddivisi per regione, con l’elenco dei servizi valutati.

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