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Domenica, 28 Aprile 2024
Salute

Giornata mondiale per la lotta all’Aids. Asl e Regione in campo a fianco dei giovani

I professionisti della promozione della salute, consultorio e malattie infettive hanno portato il loro contributo alla giornata promossa da Regione Toscna presso l'ITIS Galileo Galilei di Arezzo

Presso la scuola Itis Galileo Galilei si è svolta questa mattina, 1° dicembre, l’iniziativa promossa dalla Regione Toscana in occasione della Giornata mondiale per la lotta all’Aids. I professionisti della Asl Toscana sud est hanno portato il proprio contributo ribadendo l’importanza della prevenzione. Sono state diffuse informazioni chiare sulla trasmissione della malattia e le cure, l’educazione all’affettività e alla sessualità consapevole e la necessità di abbattere lo stigma sociale che ancora sopravvive e ghettizza chi è malato. 

"L'Area Dipartimentale Promozione ed Etica della Salute diretta da Vittoria Doretti - dichiara Aniello Buccino, assistente sanitario responsabile educazione alla salute dipartimento delle professioni Tecnico Sanitarie, della Prevenzione e della Riabilitazione - da sempre ha un approccio educativo che mira a incrementare competenze, a stimolare la consapevolezza e il pensiero critico, orientando l'individuo a scelte responsabili. Quest'anno la Giornata Mondiale per la lotta all'Aids rientra tra gli eventi dedicati alla rete regionale scuole che promuovono salute. Da anni l'azienda sud est è impegnata con le scuole per sensibilizzare le ragazze e i ragazzi sulle tematiche dell'affettività e sessualità consapevole e sulla prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili (MST). Proprio a sottolineare l'impegno in questo campo, questa mattina sono stati proprio le studentesse e gli studenti formati con la metodologia della Peer Education a presentare il servizio e le modalità di accesso del Consultorio Giovani alla platea".

Per il Consultorio Giovani presente la dottoressa Alessandra Mori responsabile del consultorio di Arezzo che ha dato indicazioni concrete sull’accesso al servizio e la strategica funzione dello stesso per aiutare i ragazzi nella prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili. “Finalmente siamo tornati a fare informazione a scuola perché di Aids non si parla quasi più, ma l’infezione è tutt’altro che scomparsa - commenta Silvia Corradini delle malattie infettive dell’ospedale San Donato di Arezzo - In Italia nel 2022 l’incidenza hiv è pari a 3,2 diagnosi per 100.000 residenti e rispetto alla media dei paesi europei si posiziona sotto la media. La Toscana con 4 nuove diagnosi per 100.000 residenti è la seconda regione italiana dopo il Lazio per incidenza più alta. Nel 2022 sono stati 64 I nuovi casi di Aids In Toscana”.

Bezzini: “Usate i nostri servizi. La prevenzione è la chiave"

“Siamo una Regione all’avanguardia: ragazzi usate i nostri servizi, che sono diffusi e gratuiti. La prevenzione è la chiave, perché è con la prevenzione che si tutela la salute individuale e quella della collettività”. È con questo invito, rivolto agli studenti presenti al Teatro della Compagnia di Firenze e a quelli collegati da Livorno e da Arezzo, dove si sono tenuti incontri simili, che l’assessore regionale al diritto alla salute, Simone Bezzini, ha iniziato il suo saluto in occasione dell’evento organizzato dalla Regione nella Giornata Mondiale contro l’HIV.

Agli studenti è stato ricordato come sia la pillola anticoncenzionale che altri metodi contraccettivi (tra i quali il profilattico, unico presidio contro l’Hiv, il virus responsabile della immunodeficienza, che porta poi all’Aids, cioè alla sindrome da immunodeficienza acquisita) siano gratuiti. Lo sono per i giovani da 14 a 25 anni che si recano al consultorio e per le donne, tra 26 e 45 anni, che hanno un reddito fiscale o un Isee che non supera 36,151,98 euro. La contraccezione gratuita c’è anche per le donne, tra 26 e 45 anni, entro dodici mesi dal parto o due anni da un’interruzione della gravidanza. In questo caso non occorrono ulteriori requisiti economici. La misura è estesa inoltre anche a studenti e studentesse, fino a 25 anni di età e possessori della carta unica dello studente universitario, iscritti alle tre Università toscane di Firenze, Pisa e Siena e all'Università per stranieri di Siena.

“Nel luglio scorso – ha poi concluso Simone Bezzini – abbiamo approvato la riforma dei consultori per renderli sempre più luoghi di ascolto e accoglienza dei bisogni delle nuove generazioni che potranno accedere a percorsi di cura e presa in carico specifici. Si tratta dei pacchetti salute e che riguardano diverse aree di intervento tra cui, oltre alla sessualità, i disturbi dell’alimentazione”.

Dei 160 che ogni anno in Toscana si infettano di Aids, i tre quarti sono maschi, la maggior parte dei contagiati è eterosessuale e l’età media è di 44 anni. Molti sono coloro che, pur avendo l’Aids, non sanno di essere sieropositivi, anche perché soltanto uno su quattro fa spontaneamente il test a scopo preventivo e non perché avverte i sintomi della malattia.

Tra i 10.000 studenti toscani intervistati da Ars nel 2022, il 63,6% ha usato il profilattico al primo rapporto: una percentuale che è più alta negli uomini e che scende al 56,5% nelle donne. E’ buono il livello di conoscenza della malattia: il 90% degli intervistati sa di cosa si tratta.

La contraccezione riguarda anche la PreP, ovvero la profilassi pre esposizione, per cui l’Agenzia italiana per i farmaci ha concesso la rimborsabilità al fine di ridurre il rischio di infezione da HIV-1 sessualmente trasmessa in adulti e adolescenti ad alto rischio. E’ considerata una delle azioni che contribuisce a ridurre la diffusione dell’infezione da HIV, soprattutto in gruppi di popolazioni a rischio. Si tratta di farmaci generici; a basso costo e sicuri. Si tratta di uno strumento aggiuntivo di prevenzione per le persone HIV-negative che abbiano comportamenti sessuali a rischio elevato. La commissione regionale HIV ha reso subito disponibile la prescrizione del farmaco in Toscana. Tutti gli specialisti infettivologi possono prescrivere la terapia PrEP ed il farmaco può essere ritirato in tutte le farmacie ospedaliere. E’ una misura di notevole impatto sulla sanità pubblica. Tutti i centri di malattie infettive e le farmacie ospedaliere sono pronte a dare tutte le informazioni e chiarimenti necessari sull’utilizzo di tali farmaci.

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