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Ex Lebole, i proprietari accusano il Comune: "Questo stallo è colpa dell'amministrazione"

Aerre spa, società proprietaria dell'area, replica al consigliere Palazzini (Fdi): "Dichiarazioni che stupiscono. Presto le nostre considerazioni su quanto avvenuto negli ultimi sette anni". Ipotesi nuovi investitori

Francesco Palazzini, capogruppo e segretario comunale di Fdi Arezzo, aveva gettato il sasso nello stagno lo scorso 19 marzo. "L'ex area Lebole - aveva detto - deve essere messa subito in sicurezza per evitare episodi di delinquenza accaduti anche negli ultimi giorni. Serve poi una progettualità nuova per il futuro".

Due giorni prima, nei pressi della zona, si era verificato il ferimento di un uomo, colpito alla spalla con un'arma da taglio: un coltello, un taglierino o forse un collo di bottiglia. Sul caso sta tutt'ora indagando la polizia. 

L'ex Lebole è al centro del dibattito politico da lungo tempo, sia per i risvolti legati all'ordine pubblico sia per la riqualificazione urbanistica che, a causa di variegati motivi, non è mai cominciata. Un anno e mezzo fa il Comune di Arezzo aveva fatto da mediatore per un incontro tra il proprietario dell'area, l'imprenditore pistoiese Marco Carrara, e una società immobiliare guidata dall'amministratore delegato del gruppo Prada. Ma la pandemia e lo scoppio della guerra in Ucraina avevano congelato l'operazione.

Adesso, dopo un lungo periodo di silenzio, la società Aerre spa di Marco Carrara interviene per chiarire alcuni aspetti, replicando direttamente a Palazzini: "Aerre Spa apprende con stupore le dichiarazioni di un consigliere di maggioranza riguardo l’area ex Lebole. Le paventate iniziative inibitorie e urbanistiche (improprie e lesive dei diritti costituzionalmente protetti della società proprietaria) dimostrano che il consigliere non è stato affatto edotto, da chi avrebbe potuto e dovuto, delle sostanziali e numerose ragioni che riconducono all’amministrazione comunale le cause dell’attuale situazione. La società si riserva quindi, in un futuro prossimo, di sottoporre all’attenzione pubblica aretina le proprie considerazioni su quanto accaduto negli ultimi sette anni".

Se permane la situazione di stallo, questa la sostanza, la responsabilità è del Comune. Una presa di posizione molto forte da parte di Carrara, che a breve potrebbe mettere sul tavolo le sue analisi e le sue insoddisfazioni. Nel frattempo si inseguono varie ipotesi sull'epilogo della storia, compresa quella che vorrebbe nuovi investitori affiancare o addirittura prendere il posto di Aerre spa. In attesa che anche il sindaco Alessandro Ghinelli faccia sentire la sua voce.

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