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Due Mari: boschi, seminativi e fabbricati nel tracciato. Colpite da esproprio porzioni di aziende aretine

Per tutti loro il commissario chiede di apporre il vincolo preordinato di esproprio, passaggio chiave per poter indicare l'opera come di Pubblica Utilità

Ci sono casi in cui su grandi proprietà vengono espropriati pochi metri quadrati, altre proprietà invece vengono dimezzate, altre ancora dove tutta l'area posseduta deve essere liberata per fare posto alle opere propedeutiche per la realizzazione delle 4 corsie della E78 nel tratto aretino San Zeno - Arezzo - Palazzo del Pero. Scorrendo l'elenco di 471 particelle catastali inserito nel progetto dal commissario straordinario Massimo Simonini è evidente l'impatto che l'opera avrà. Come spiegato sia in consiglio comunale dal sindaco Ghinelli che dall'ingegnere Giovanni Cardinali che è stato responsabile unico della progettazione per conto degli enti che hanno stretto l'accordo di programma, la realizzazione, prima di tutto, della bretella San Zeno - Le Poggiola Chiani e di quella verso la Valdichana sono irrinunciabili.

"I due collegamenti sono essenziali per la cantierizzazione del tratto che passa sopra le gallerie della linea Rfi. Non sono una novità - spiega Cardinali - Proprio nel 2010 ho consegnato la progettazione aggiornata come Rup e conteneva già la previsione delle due bretelle. Ci sarà una fase in cui nella rotatoria di Olmo non ci potrà passare nessuno. Questo è stato stabilito in sede di Valutazione di impatto ambientale, proprio perché si tratta di opere che vengono realizzate sopra le gallerie." 

Le tipologie di terreni nell'elenco dell'esproprio

Per la realizzazione della bretella e delle 4 corsie il commissario ha inserito nell'elenco un lungo tratto di aree che toccano anche la zona industriale di San Zeno. Nelle cartine del progetto è indicato in blu tutto quello che sarà oggetto di esproprio. Si tratta di aree di bosco ceduo, di seminativo, ci sono poi molti uliveti e vigneti (tra cui quello intestato a Ita Marzotto che viene in parte colpito da esproprio), alcuni terreni incolti, oppure accatastati come pascoli, come aree rurali, come seminativo arboreo o come bosco misto. Tante le particelle che sono indicate come ente urbano e si tratterebbe quindi di fabbricati o resede di essi.

Tra questi ci sono porzioni intestate alle aziende della Chimera Motor Service, di Novart, Gi.or, della Blu Fast, dell'impresa di demolizioni Quaratino e di Prada. Solo per fare alcuni esempi.

L'elenco di privati cittadini con i loro terreni e i loro immobili e quello delle aziende è lungo. Tutti sono preoccupati delle reali conseguenze, del rischio di perdere quanto frutto del sacrificio di una vita. Grossi cambiamenti al tracciato non potranno essere apportati, ma in loro c'è speranza di poter migliorare qualche aspetto attraverso le osservazioni. 

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