Ok del Consiglio regionale della Toscana al bilancio 2022 dell’Ente acque umbre toscane

Via libera da parte del Consiglio regionale della Toscana al bilancio d’esercizio 2022 dell’Ente acque umbre toscane (Eaut) con il voto favorevole di Pd e Italia Viva e l’astensione di Fratelli d’Italia e della Lega. 

Durante l’illustrazione dell’atto la presidente della commissione Sviluppo economico e rurale Ilaria Bugetti (Pd) ha spiegato che “il bilancio si è chiuso con un valore di produzione pari a 4milioni e 492 mila euro con 4milioni e 908 di costi e un utile di esercizio di 44mila euro che verrà destinato ad incremento del patrimonio netto per il suo intero ammontare”.

La presidente Bugetti ha sottolineato come “nel 2022 sia stata registrata una diminuzione del volume della produzione sull’idropotabile, dovuto principalmente alla pandemia. Sono state poi segnalate in commissione difficoltà negli investimenti sia nella Valtiberina che in altri impianti dovute al moltiplicarsi dei costi delle materie prime, in particolare a Lucignano e Sinalunga”.

L’Ente si occupa della gestione di quattro importanti dighe (Montedoglio, Sovara, Chiascio e Calcione) e di parte di progettazione ed esecuzione delle opere di accumulo, distribuzione delle acque a scopo prevalentemente irriguo per conto sia del Ministero delle politiche agricole che in base ad un’intesa tra Regione Toscana e Umbria dell’ottobre 2011, ratificata con legge regionale toscana n. 54 sempre dello stesso anno.                      

Durante l’illustrazione in commissione Sviluppo economico e rurale il direttore Andrea Canali ha ricordato che le spese generali per le opere finanziate dallo Stato nel 2023 arriveranno ad un volume di 150milioni di euro sia su linee finanziarie a livello statale che sul Pnrr. Facendo il punto sui lavori, si è parlato di quelli terminati e collaudati per il ripristino dello sfioratore di superfice di Montedoglio con la realizzazione degli invasi sperimentali e del futuro completamento delle azioni propedeutiche per l’incremento di invaso e dei lavori per il potenziamento del sollevamento dell’acqua della Valtiberina per 9milioni e mezzo; dell’inizio dei lavori dell’anello idraulico in Valdichiana e della cantierizzazione dell’impianto del Fuen che interessa le zone di Sinalunga e Rapolano. Nel 2022 è stato completato il progetto per l’acquedotto di Chiusi, nel 2023 è stato ottenuto il finanziamento per la realizzazione dell’opera che sarà terminata entro l’estate 2024. La voce del conto economico sale e rimarrà costante perché si tratta di 150milioni di lavori.

Gli altri ricavi sono relativi alle gestioni delle opere di sbarramento, dei sistemi di abduzione e quindi dalle dighe di Montedoglio e Fuen per un importo di 3milioni e 100 dei quali 130mila per il Fuen e il resto da Montedoglio diviso tra irriguo (le cui entrate sono influenzate dalla stagionalità) e idropotabile che ha subito una contrazione siamo attorno ai 12milioni di erogazione. Per l’irriguo sono state evidenziate importanti iniziative a livello privato con Aboca e Bonifiche ferraresi che hanno fatto un grosso investimento per connettersi direttamente alla nostra rete.

Riguardo alla produzione idroelettrica da evidenziare la possibile costituzione di una comunità energetica sulla quale Eaut sta lavorando.

In sede di dibattito la consigliera regionale del Partito democratico Anna Paris ha voluto sottolineare “il rilievo dell’Ente che crea acqua grazie alla diga di Montedoglio. Acqua che arriva nelle case, non solo idropotabile ma anche per l’irrigazione. L’acqua viene gestita come una risorsa preziosa e il bilancio del 2023 è andato meglio rispetto al 2022 anno in cui siamo stati molto preoccupati per la gestione idrica. Le buone notizie per il futuro riguardano la diga di Montedoglio che nel 2024 raggiungerà il massimo invaso e i lavori in stato avanzato a Chiusi dove entro l’estate del 2024 l’acquedotto sarà funzionante”.