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Differenziata, il Comune di Montevarchi: "Oltre il 60%, grande risultato"

Conferimenti del 2022, oltre 6 punti percentuali in più rispetto all’anno precedente

In un quadro provinciale di Arezzo in miglioramento, ma comunque sempre indietro rispetto alle realtà più virtuose della Toscana, il Comune di Montevarchi commenta il dato del proprio territorio in relazione alla raccolta differenziata, che per la prima volta supera la soglia del 60% per quanto riguarda i conferimenti del 2022, con oltre 6 punti percentuali in più rispetto all’anno precedente, "attestandosi così tra i primi quattro Comuni più ricicloni nel Valdarno aretino, addirittura con una performance migliore rispetto ad Arezzo e altre grandi realtà dell’ambito Toscana Sud", spieg aun anota dell'amministrazione.

“Sono dati che rilevano oggettivamente gli sforzi fatti in questi anni per migliorare le modalità di conferimento dei cittadini a vantaggio dell’ambiente – commenta la prima cittadina Silvia Chiassai Martini -. Ricordo che, nel 2016, quando mi sono insediata, il Comune di Montevarchi registrava una percentuale drammatica di raccolta differenziata ben al di sotto del 40%, con un porta a porta attivo solo nel quartiere Pestello, Moncioni, Rendola, Ventena e Levane alta, riservato soltanto ad una parte della cittadinanza, ma con un costo annuale salatissimo per le casse comunali di ben 321mila euro senza alcun beneficio per la collettività e l’ambiente. Anzi, nei periodi estivi si accentuava la migrazione incontrollata dello smaltimento dell’organico verso altre isole ecologiche per evitare di tenere i  sacchetti maleodoranti in casa. In questi anni abbiamo operato scelte, in base all’offerta del gestore, confacenti ad un territorio con 25 mila abitanti, optando per una puntuale riorganizzazione del servizio e la dotazione di nuovi cassonetti stradali con l'obiettivo di aumentare la quantità e la qualità della raccolta differenziata. Non abbiamo mai introdotto un 'porta a porta' su tutto il territorio comunale perché avrebbe comportato un costo insostenibile per i cittadini, stimato in 2 milioni e 500mila euro all’anno determinando un incremento spropositato sulla tariffa. Abbiamo invece promosso un “porta a porta” aziendale andando incontro alle esigenze di smaltimento personalizzato per le imprese per risolvere i conferimenti dei prodotti aziendali che hanno generato per anni abbandoni nei cassonetti stradali causando degrado e danni a causa di un conferimento scorretto. Oggi i dati valgono molto di più di tante parole. Questa amministrazione comunale, pur nelle difficoltà culturali dovute al cambiamento delle abitudini nel conferimento dei rifiuti, ha raggiunto la percentuale storica del 60,63% sulla raccolta differenziata che è un ulteriore stimolo, perché c’è ancora molto lavoro da fare per migliorare le corrette abitudini di conferimento da parte di tutta la nostra comunità e poter aumentare quindi i benefici ambientali, tuttavia con la consapevolezza di aver imboccato la giusta direzione”.

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