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Lazzarini e Marchi ko, ma Mariotti non demorde: "Ci serve la sciabola"

Due assenze pesanti per l'Arezzo contro la Sangiovannese. L'allenatore: "All'andata perdemmo dopo una prova orrenda: che sia da stimolo per noi"

Dopo la sosta, comincia il rush finale di campionato: dieci giornate di qui alla fine, più due per gli eventuali play-off. L'obiettivo è scalare qualche posizione di classifica e presentarsi agli spareggi di rincorsa, provando poi a vincerli. Il tutto, come noto, in ottica ripescaggio.

L'Arezzo riprende dalla striscia di sette risultati utili consecutivi e l primo ostacolo si chiama Sangiovannese. Non sarà una passeggiata: la società azzurra ha appena cambiato allenatore, rimpiazzando Iacobelli con Firicano, deve guadagnarsi la salvezza e all'andata vinse di misura con un rigore di Vassallo. Ce n'è abbastanza per stare all'erta e Mariotti lo sa, anche perché l'infermeria non si è svuotata del tutto: a parte i lungodegenti Giofrè e Magliocca, che comunque sembrano vicini al semaforo verde, domani resteranno fuori Lazzarini e Marchi. Colombo, alle prese con una tallonite, non è al top ma ci sarà.

“Tutti siamo utili e nessuno indispensabile” ha detto l'allenatore amaranto in conferenza stampa. Resta il fatto che non avrà due titolari di spessore, uno dei quali (Lazzarini) preziosissimo sia perché è un under sia perché può giocare da quarto di difesa e da mezz'ala. Tendinite alla caviglia e malammo muscolare hanno fermato i due, con Mariotti che quindi dovrà inventarsi qualche alternativa.

La linea difensiva sarà probabilmente formata da Campaner, Biondi, Frosali (favorito su Van der Velden) e Ruggeri, con Pisanu play e Benedetti intermedio a sinistra. L'altra maglia se la giocano Sicurella e Pizzutelli (anche se Mariotti si tiene buona pure l'opzione Pinna), mentre in avanti toccherà a Mancino trequartista con Persano e Calderini di punta.

“Mi aspetto un avversario battagliero, concentrato – l'analisi di Mariotti. Noi dovremo interpretare la gara come loro, ricordandoci cosa successe a San Giovanni. Perdemmo male, la prestazione fu orrenda e alla fine i nostri tifosi ci dissero le peggio cose. Avevano ragione, quindi quell'episodio deve darci lo stimolo per giocare in modo diverso, con la sciabola, e prenderci i tre punti”.

Calcio d'inizio alle 15 nella prima gara di un calendario molto fitto: mercoledì turno infrasettimanale con il Tiferno, domenica trasferta a San Donato. 270 minuti che possono dire molto sul finale di stagione dell'Arezzo.

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