Con la vittoria del 3 settembre, Porta Crucifera è tornata in testa all'albo d'oro della Giostra del Saracino, affiancando Porta Santo Spirito a quota 39 e staccando di una lancia Porta Sant'Andrea. Porta del Foro è più indietro a 27. Il capitano rossoverde Alberto Branchi, a margine della cerimonia di aggiornamento dell'albo d'oro, ha commentato il successo e il prossimo futuro.

"Abbiamo tutti vissuto un ritorno a una Giostra più umile, la fabbrica dei 5 secondo me rischiava di uniformare la manifestazione. Sentivo parlare di tabellone da cambiare, del "pomodoro" da rimpicciolire. Invece colpire il centro non è facile e ne abbiamo avuto la dimostrazione. La gara è diversa dalle prove, dalla simulazione e dalla prova generale, la testa e le motivazioni dei giostratori fanno la differenza. E quindi c'è da lavorare per tutti, compresi noi. Ho definito la nostra la vittoria degli umili, è vero, ma non mi riferivo a nessuno di esterno al quartiere. Le mie parole riguardavano solo noi che abbiamo sempre lavorato in silenzio, con un profilo basso. Sapevamo che c'è un progetto in costruzione, con coppie più attrezzate della nostra e che facevano sapere al mondo di esserlo. Questa lancia d'oro non cambia niente, per noi è come aver vinto in casa della capolista: bello ma bisogna guardare avanti, la polvere sotto al tappeto non la possiamo mettere. Certo, a Colcitrone l'abitudine a vincere è importante, in piazza da comprimari non ci possiamo andare. Diciamo che correre per quarti ci ha avvantaggiato, tutti i quartieri dovranno correggere qualcosa ma noi l'inverno lo affrontiamo meglio".