Una soluzione temporanea, in attesa della nuova MedioEtruria, potrebbe essere quella di potenziare il numero di treni ad alta velocità in sosta ad Arezzo. "Almeno raddoppiarne il numero - affermano i consiglieri regionali Vincenzo Ceccarelli e Lucia De Robertis. Un territorio come il nostro non può continuare a essere così penalizzato, ci rendiamo conto che per venire in città da Roma il primo treno utile - fatta eccezione per i collegamenti regionali - è nel pomeriggio?".

È in seguito al parere espresso da Rete Ferroviaria Italiana (Rfi)  durante il tavolo tecnico nazionale dello scorso novembre che il capogruppo Pd in consiglio regionale e la presidente della quarta commissione si esprimono per invitare "il presidente della Regione Toscana e l'assessore ai trasporti ad adoperarsi fin dal prossimo cambio orario per incrementare il numero di coppie di treni ad alta velocità in sosta nella stazione di Arezzo". Di fatto, come ampiamente noto, per la realizzazione della stazione MedioEtruria è stata indicata Creti (località nel comune di Cortona) come luogo su cui far sorgere la nuova struttura. Una scelta che ha messo in panchina l'opzione Rigutino e reso marginale ogni possibile investimento sullo sviluppo dei collegamenti via ferro da e per Arezzo. "È quest'ultimo aspetto - specificano Ceccarelli e De Robertis - che troviamo inaccettabile. Partendo dal fatto che, in base allo studio delle carte, la soluzione di Creti ci appare quella meno efficace, dobbiamo ribadire pure un concetto: senza l'ok della Regione Toscana non è possibile fare niente. Detto ciò invitiamo Rfi a venire in commissione per rappresentare e argomentare tutte le ragioni che hanno fatto propendere per tale indicazione. Ma il punto per noi è anche un altro. Arezzo deve poter contare su un numero maggiore di treni ad alta velocità che si fermano in stazione. Per questo chiediamo che vengano aumentate le coppie di convogli Av che, attualmente, sono tre. Questo non solo porterebbe dei benefici al territorio ma, in un'ottica di contenimento dei costi, potrebbe essere la soluzione preferibile. La stazione del capoluogo, con interventi stimabili sotto ai 10 milioni di euro, potrebbe tranquillamente accogliere un numero maggiore di corse dell'alta velocità. Se poi esse potessero fermare anche a Chiusi ecco che avremmo intercettato un'ampia fetta d'utenza. Non possiamo attendere nove o dieci anni, tempo necessario alla costruzione di una nuova stazione ferroviaria in linea, per avere treni Av in sosta nel territorio. Inoltre, investire sulla stazione di Arezzo potrebbe essere utile per evitare di creare cattedrali nel deserto e realizzare strutture non utili". 

Ad Arezzo, su 4 milioni annui di viaggiatori a oggi registrati con un piccolo incremento delle fermate, si stima un aumento di quasi un milione di viaggiatori. “Crediamo – concludono i due consiglieri regionali - che sia una soluzione assolutamente sostenibile e praticabile per Trenitalia”.

Il comitato Sava lancia l'appello a Bertelli per la stazione MedioEtruria

Ed è poi anche sul tema dei pendolari, dell'efficienza del servizio regionale e dei ritardi dovuti agli scambi con i treni ad alta velocità che intervengono i due consiglieri. "Occorre un cambio di passo - affermano - visto che rispetto a qualche anno fa il servizio ferroviari per i pendolari è decisamente peggiorato. E questo lo diciamo non solo con i dati censiti ma, anche, in virtù delle numerose segnalazioni che riceviamo ogni giorno. Se andiamo a vedere i bonus disservizi sono raddoppiati rispetto a qualche tempo fa. Per tale motivo crediamo che Rfi e Trenitalia debbano guardarsi negli occhi e trovare soluzioni efficaci per migliorare lo standard del servizio".