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Lunedì, 29 Aprile 2024
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L'agente di Kozak: "In C fa la differenza. Vedrete presto un grande giocatore"

Matteo Mayer ha curato il trasferimento dell'attaccante ceco: "Poteva andare in serie A in Romania o in Croazia e guadagnare molto di più, ha scelto Arezzo perché i direttori Giovannini e Cutolo sono stati bravi. La forza di Libor è nella testa"

Matteo Mayer è il professionista che ha curato il trasferimento di Libor Kozak dalla Repubblica Ceca all'Arezzo. La sua agenzia, Keyscout Football, si occupa prevalentemente di intermediazioni riguardanti trasferimenti dall'estero in Italia (e viceversa) o estero su estero. Tra gli assistiti c'è anche l'ex amaranto Kevin Yamga, al Comunale nella stagione 2016/17 (32 presenze totali, 3 gol) e oggi all'Esteghlal nella serie A iraniana.

Siamo nella fase cruciale del calcio mercato, giusto?

Direi di sì. Per quanto ci riguarda, abbiamo perfezionato da poco le operazioni riguardanti Agudelo e Gabbiadini, entrambi ceduti a club di Dubai. Adesso stiamo lavorando per riportare Okaka in Italia dalla Turchia.

Com'è nata la trattativa che ha portato Kozak ad Arezzo?

Da una chiacchierata di mercato con il direttore Giovannini, che conosco da anni. Lui è molto bravo, riesce sempre a costruire le squadre con largo anticipo rispetto all'inizio del campionato. Venne fuori che stava cercando una prima punta, c'erano diversi profili sotto esame ma la scelta ancora non era stata fatta. Siamo finiti a parlare di Kozak e da lì è cominciato tutto.

Il giocatore come ha preso la notizia di questo interessamento?

Lui già da un po' di tempo aveva desiderio di tornare in Italia. L'anno scorso ci fu un contatto con un club di serie B, poi si fece avanti lo Slovacko, club ceco che giocava la Conference League e Libor decise di restare in patria. Quest'anno avevamo avuto altre offerte ma sono stati bravi Giovannini e Cutolo. Hanno parlato a lungo con Kozak, gli hanno spiegato il progetto e non gli hanno messo pressione, concedendogli qualche giorno per rifletterci sopra. Un atteggiamento molto apprezzato. Poi hanno trovato la strada in discesa.

Perché?

Perché Libor ama la Toscana, la conosce bene. In quei giorni si è informato su Arezzo e sull'Arezzo, ha detto sì con entusiasmo. Ha avuto referenze ottime sulla città e sul club, tant'è vero che ha rifiutato un paio di proposte dalla serie A della Romania e della Croazia. Erano molto più vantaggiose economicamente ma ha deciso in base ad altri parametri.

Prima della firma aveva parlato anche con Indiani?

Il mister era tenuto costantemente aggiornato dai direttori, la speranza di tutti era che l'affare si chiudesse velocemente. Con Libor si sono incontrati a Rigutino, dove l'accoglienza è stata eccezionale. Pensi che con il team manager Terreni si conoscevano dai tempi in cui aveva giocato a Livorno, una bella sorpresa. E poi è rimasto colpito dalla cortesia dell'amministratore delegato Selvaggio: Kozak è atterrato lunedì a Pisa intorno alle 20.30, è arrivato in ritiro dopo le 23. E Selvaggio era lì ad attenderlo. Un gesto che gli ha fatto piacere.

Cosa ha spinto un attaccante come lui, che ha sempre giocato ad alti livelli, a rimettersi in gioco nella terza serie italiana?

L'affetto per l'Italia, il feeling che si è creato con la dirigenza dell'Arezzo, il desiderio di fare bene in una piazza che ha scoperto essere molto calda e appassionata. Libor lo conoscerete, è un ragazzo introverso ma di gran cuore. L'idea di condividere lo spogliatoio con calciatori giovani che devono costruire la loro carriera, gli piace moltissimo. E poi sa che in C può fare la differenza.

E' quello che si augurano i tifosi.

Considerando la filosofia di gioco di mister Indiani e la qualità della rosa dell'Arezzo, uno come Kozak può incidere molto. Per fisicità e presenza dentro l'area, è sopra la media. E poi è fortissimo di testa, in tutti i sensi. Elevazione e concentrazione sono i suoi segreti.

Cutolo_Selvaggio_Kozak_Selvaggio_Arezzo_2024

Kozak come sta?

Fisicamente sta bene. Atleticamente, essendosi allenato da solo e non in gruppo nelle ultime settimane, è un po' indietro. Credo che nel giro di venti giorni sarà in ottime condizioni. E' un professionista, la fatica non gli fa paura.

Gli è arrivato qualche messaggio particolare dopo il trasferimento ad Arezzo?

La Lazio gli ha fatto l'in bocca al lupo via social. Uno dei primi a scrivergli è stato Barak, il centrocampista della Fiorentina suo connazionale. E poi tanti amici che aveva lasciato in Italia.

Per quanti anni ha firmato? E quando arriverà il transfer internazionale?

Abbiamo firmato per un anno, con l'Arezzo che può esercitare un'opzione per il rinnovo. Per il transfer siamo a buon punto, speriamo di farcela prima di Ferragosto.

Cosa si aspetta Kozak da questa stagione?

Fare bene, fare gol, fare spogliatoio. E' quello che lo ha sempre contraddistinto in carriera. Tra poco lo raggiungeranno la moglie e il figlio di pochi mesi, Libor sta cercando un appartamento. E' venuto ad Arezzo con entusiasmo, vuole che ogni dettaglio sia curato nel modo giusto.

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