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La Street art riporta Ercole a Sansepolcro. Turismo, Banksy e Palio della Balestra: così la fase 2 del Borgo

L'assessore alla cultura (e non solo) della giunta Cornioli, racconta la vivace estate di Borgo Sansepolcro dove è in corso la mostra di Banksy

L'eredità artistica è inestimabile, unica, ma allo stesso modo pesantissima. Un macigno, di quelli veri, che porta il nome di Piero della Francesca. Il maestro della luce, padre della prospettiva, genio indiscusso nato in quella stessa Sansepolcro dove oggi, 528 anni dopo la sua scomparsa, al fianco del suo Cristo risorto c'è l'immagine di una bambina a cui è volato via un palloncino oppure, a due passi dalla sua Madonna della Misericordia c'è quella un'altra vergine che allatta il figlio con del veleno. Un turbine di sacro, profano, etereo, politicamente scorretto, meraviglioso. È all'interno del museo civico del Borgo che ha preso il via quella che il sindaco Mauro Cornioli a definito "uno dei tasselli più importanti della ripartenza”Affreschi urbani. Piero incontra un artista chiamato Banksy è senza ombra di dubbio la mostra più interessante, originale e stimolante allestita in provincia in questo ultimo anno. Un appuntamento significativo che non ha avuto una genesi semplice. No perché l'emergenza Covid si è messa di mezzo imponendo un passo più cauto e adeguamenti anti contagio. 

"Accostare Banksy a Piero non è stata una scelta semplice - spiega l'assessore Gabriele Marconcini che, oltre ad avere la delega alla cultura, è stato tra i più fieri sostenitori della mostra - però a nostro avviso, e i numeri ci stanno dando ragione, è stata una decisione vincente. Da una parte abbiamo uno dei grandi della storia che con i suoi affreschi ha incantato il mondo intero, dall'altra invece, abbiamo un writer i cui stencil sono diventati celebri in tutto il mondo per i contenuti forti e dirompenti. Affreschi e Street Art sono due linguaggi diversi ma presentano numerose analogie". 

Così ecco che a Sansepolcro sono arrivate alcune delle opere del misterioso artista di Bristol che si mostrano in tutta la loro prorompente poesia. "Abbiamo anche deciso, sulla scia di questa esposizione, di dare vita a degli incontri con altri street artist - spiega ancora l'assessore - Ciascuno ha dato il proprio contributo dando vita ad un murales in aree della città specifiche così da valorizzare anche angoli meno noti, e talvolta alla mercé di vandali".  

Ninjaz, Ache77 e Exit Enter sono solo alcuni degli artisti che al Borgo hanno lasciato letteralmente un segno contribuendo a diffondere una corretta ed efficace cultura della street art. "L'ultima opera - spiega Marconcini - è la riproduzione dell'Ercole di Piero della Francesca realizzata in pieno centro storico. Si tratta di una rivisitazione dell'originale che, come è noto, venne staccato dalla casa natale dell'artista e trasferito a Boston dove, ancora oggi, si trova. Con questa opera Sansepolcro ha potuto riavere un tassello della propria storia"

Dunque, street art, patrimoni di inestimabile valore e un percorso mirato ad attirare un numero sempre maggiore di visitatori con un'attenzione maniacale alle fasce più giovani della popolazione. "Banksy serve da richiamo - continua l'assessore - vedere un così vivace via vai di ragazzi all'interno del museo è stupendo. Possiamo offrire a tutti la possibilità di conoscere meglio non solo un grande artista contemporaneo ma anche le nostre origini, la nostra storia, il nostro dna".

Al fianco di tutto questo, venerdì 31 luglio ecco che verrà inaugurato il primo nucleo dell’esposizione urbana “L'Arte in-strada Cultura della Pace”. Mostra nella mostra dove ad essere protagonisti saranno proprio i lavori realizzati dai writer presenti in città in queste settimane. L'allestimento sarà aperto alle 5 del mattino subito dopo la celebrazione del 76° anniversario dell’abbattimento della Torre di Berta. "Tutto inizierà con il Gruppo Campanari Sansepolcro che farà 76 rintocchi - spiega l’assessore - Seguirà il taglio del nastro della prima parte del percorso che unirà tutte le opere di Street Art già realizzate. Vorremmo creare proprio una mappa, un circuito di opere che accompagni il turista e il cittadino nei luoghi anche meno conosciuti del centro storico, riportando a nuova vita mura, negozi chiusi, finestre murate, angoli dimenticati”.

Ma Sansepolcro non è soltanto street art. Cittadina vivace e operosa è anche un crocevia tra tre regioni e quattro province, è oggi anche meta turistica per coloro che scelgono vacanze lente e lontane da centri di turismo di massa. "Sì - spiega Marconcini - stiamo assistendo a quello che si verifica anche in altre località dell'Aretino. Molti visitatori italiani, provenienti dal nord della Penisola si fermano qua e scoprono una realtà dove non ci sono affollamenti, dove la vita scorre tranquilla e ricca di opportunità per chi cerca sia svago che cultura".

E a proposito di cultura ed eventi dal grande richiamo. Sansepolcro ha confermato, per il momento, il Palio della Balestra. Il prossimo 13 settembre, in piazza Torre di Berta, si svolgerà la competizione. Un dettaglio non di poco conto visto che altre amministrazioni, sia locali che non, hanno scelto di non dare seguito ad alcuna rievocazione-competizione storica. "La piazza dove viene disputato - ha sottolineato Marconcini - consente di avere un controllo sugli accessi. Riducendo il numero degli spettatori nel rispetto delle direttive anti Covid, al momento, siamo in grado di evitare la sospensione del Palio. Staremo a vedere l'andamento epidemiologico ma, per il momento, abbiamo confermato la data".

L'intervista integrale a Gabriele Marconcini

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