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Domenica, 28 Aprile 2024
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Torturati e uccisi a sangue freddo. Otello e Eldo, i paracadutisti massacrati in Casentino

Il 22 settembre il Casentino renderà omaggio al sacrificio dei due paracadutisti laziali morti per mano dei nazisti il 3 settembre 1944

Otello e Eldo avevano 26 e 25 anni quando, dopo atroci torture, vennero uccisi sul monte Pomponi, sul crinale dell'Appennino casentinese. Paracadutisti della Folgore uccisi il 3 settembre del 1944 per mano dei nazisti, saranno ricordati dalle amministrazioni del Casentino nella cerimonia che si svolgerà venerdì 22 settembre nel luogo del massacro.

Entrambi originari del Lazio, Eldo Capanna e Otello Bocherini facevano parte dello squadrone F da ricognizione, frangia nata dallo sfaldamento della Divisione Paracadutisti “Nembo” dopo l’8 settembre 1943. Il gruppo si pose al servizio delle forze alleate, venne inquadrato all’interno della I Divisione canadese e impiegato in missioni esplorative dietro le linee nemiche. L’obiettivo era quello di aprire la strada alle truppe angloamericane. Nei giorni della liberazione, nel settembre 1944 alcune squadre furono inviate in Casentino con l’obiettivo di fornire informazioni sull’attività tedesca nelle zone del passo della Consuma e del Monte Falterona. Eldo e Otello, in missione nella zona di monte Pomponi, vennero catturati e uccisi dai soldati della Wehrmacht, rifiutandosi di fornire informazioni sui movimenti delle Forze Alleate. Sul luogo del massacro un monumento ricorda gli “Eroi dello Squadrone F” decorati con la Medaglia d’Oro al Valor Militare alla Memoria.

La cerimonia sul monte Pomponi

La cerimonia di commemorazione prenderà avvio alle 10 e conterà sulla partecipazione degli alunni dell’istituto comprensivo Alto Casentino. Interverranno il colonnello Marco Margutti, comandante del 185º reggimento paracadutisti ricognizione acquisizione obiettivi “Folgore” di Livorno, Nicolò Caleri, sindaco di Pratovecchio Stia, Giuliano Caroti, presidente dell’associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia sezione di Arezzo e rappresentanti delle associazioni combattentistiche e d’arma. 

Il 4 novembre 2018 l’amministrazione comunale ha conferito la cittadinanza onoraria di Pratovecchio Stia alla Bandiera di Guerra del Rrao, oggi erede del primo reparto paracadutista da ricognizione della storia italiana.

Le biografie

Eldo Capanna nato ad Anzio nel 1917 Tenente cpl. Fanteria, paracadutista Div. Nembo. Motivazione della Medaglia d’Oro al Valor Militare alla Memoria. “Ufficiale paracadutista di alte virtù militari, durante una rischiosissima azione esplorativa oltre le linee tedesche, nel generoso tentativo di riportare indietro un sottufficiale ferito, cadeva con lui prigioniero. Sottoposto ad atroci torture, perché rifiutava di fare rivelazione sulla nostra situazione, le sopportava con serena fierezza finché veniva barbaramente trucidato a colpi di pugnale e di bastone. Magnifico esempio di stoicismo e di elevato senso del dovere”.

Otello Boccherini nato a Roma nel 1918. Sergente Genio, paracadutista Div. Nembo. Motivazione della Medaglia d’Oro al Valor Militare alla Memoria. “Sottufficiale paracadutista di alto rendimento, volontario di un reparto di arditi di ricognizione, caduto ferito e fatto prigioniero durante una difficilissima azione esplorativa oltre le linee tedesche, rifiutava sdegnosamente di fare rivelazioni relative al suo reparto nonostante le atroci sevizie alle quali veniva sottoposto dai tedeschi che, infine, lo trucidarono barbaramente a colpi di bastone. Esempio di eroico stoicismo e di elevato senso del dovere”.

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