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Orientarsi all'ospedale San Donato, la risposta della Asl

"Abbiamo colto dall'articolo il suggerimento di migliorare la visibilità della cartellonistica che indica la presenza degli ascensori al piano terra e provvederemo a verificare la fattibilità tecnica di una miglioria specifica", spiega una nota

Riceviamo e pubblichiamo dalla Asl Toscana Sud Est la risposta all’opinione di Gianni Brunacci "San Donato: ospedale per abili e scaltri".

La risposta

L'Ospedale S. Donato di Arezzo è stato costruito in step diversi (con inizio negli anni '70 e termine negli anni 2000) a partire da un progetto datato anni '60 che, per ovvi motivi, nel corso del tempo ha subito varie modifiche e aggiustamenti. L'evoluzione temporale delle fasi realizzative ha fortemente condizionato l'organizzazione interna dei percorsi e la distribuzione delle attività, impedendo, di fatto, che si realizzasse un progetto unitario bensì la sovrapposizione successiva di destinazioni d'uso di varie parti dell'edificio che corrispondeva alle esigenze del momento. La sensazione di intrico di percorsi interni all'edificio è ben nota, così come è nota la necessità di revisionare molti elementi strutturali, tecnologici e impiantistici per adeguarlo alle esigenze di un ospedale moderno. E' a partire da queste considerazioni che ha preso vita il progetto di revisione e ristrutturazione dell'ospedale in corso di realizzazione e che vedrà il suo completo sviluppo nei prossimi anni. Allo stato attuale possiamo affermare che la nostra attenzione per garantire informazione nei punti di accesso (ridotti all'essenziale proprio per controllare al meglio gli ingressi e fornire informazioni con personale dedicato) è massima, così come l'attenzione all'aggiornamento della cartellonistica. Abbiamo colto dall'articolo il suggerimento di migliorare la visibilità della cartellonistica che indica la presenza degli ascensori al piano terra e provvederemo a verificare la fattibilità tecnica di una miglioria specifica. Relativamente alle scale mobili, è indubbio che l'utilizzo massiccio ne determina la necessità di una manutenzione costante che talvolta ne richiede il fermo per alcuni giorni. Anche su questo, consapevoli delle criticità che sottostanno alla gestione delle scale mobili nonché dei rischi connessi al loro utilizzo da parte dell'utenza ospedaliera, il progetto di ristrutturazione dell'ospedale prevede una revisione dell'assetto dell'ingresso principale e della hall in stretta relazione con la revisione di tutte le direttive di percorso interno.

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