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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica

Ghinelli: "Sceglierei di nuovo via Filzi per la municipale, cerchiamo soluzione extragiudiziale"

Interrogato dal consigliere Alessandro Caneschi il primo cittadino ha fatto il punto della situazione

Il Comune non ha speso soldi finora per i lavori, del tutto interrotti, per quella che doveva diventare la caserma della polizia municipale in via Filzi a Saione. Questo perché la sua realizzazione sarebbe dovuta avvenire attraverso un leasing in costruendo. Un meccanismo complicato che ha reso quella proprietà privata, in mano al raggruppamento di imprese che si sono riunite ad hoc e che hanno acquisito il bene dalla Diocesi che un tempo aveva lì un asilo nido. Accanto a questo passaggio c'è stato a suo tempo anche il contratto tra il gruppo di aziende proprietarie e il comune di Arezzo. Stabilite le rate che quest'ultimo avrebbe dovuto pagare, ma solo dal momento in cui sarebbero state consegnate le chiavi della caserma pronta, sono via via partiti i lavori. Disinfestazione, cantierizzazione, demolizione delle parti da togliere o sostituire.

Ma in precedenza tante erano state le polemiche per la scelta di questo immobile posto in un luogo così poco accessibile e dalla difficile viabilità. Tanto che anche i vigili urbani stessi avevano in massa firmato una lettera per manifestare la loro contrarietà.

Il leasing in costruendo poi si era reso necessario proprio per il tipo di immobile e di proprietà che aveva, mentre le opposizioni a gran voce indicavano l'area della manutenzione in via Tagliamento, già di proprietà del Comune per realizzarla. Sarebbe stata comunque all'interno del quartiere di Saione, come la giunta Ghinelli voleva.

Motivi economico/finanziari e il caro materie prime ed energetiche sembrano aver mandato tutto a monte. Il cantiere di via Filzi è fermo da mesi, come Arezzo Notizie ha documentato e molte imprese aretine e non che erano state fornitrici di materiali da costruzione oppure subappaltatori non hanno avuto i soldi dovuti. 

Il comune sta cercando quindi una soluzione, l'assessore ai cantieri strategici della città Marco Sacchetti, lo ha detto più volte e ha dato mandato agli uffici, anche legali, di studiare la complessa situazione maturata. Come può quindi il comune uscirne mantenendo l'obiiettivo della realizzaizone della nuova caserma?

A parlarne è stato il sindaco Ghinelli nell'aula del consiglio comunale dove ha risposto ad una interrogazione di Alessandro Caneschi del Pd: “rifarei questa scelta? Sì - ha confermato Ghinelli - Perché nel momento in cui è maturata, i criteri usati per l’individuazione del sito e poi quelli per la procedura progettuale sono stati adeguatamente soppesati. Parliamo del sito: la nuova sede è interna a un quartiere che merita attenzione specifica. In secondo luogo sarebbe praticamente in centro: gli agenti potrebbero presidiarlo anche a piedi senza necessariamente usare l’auto come accade ora. In merito alla procedura, essa dava garanzie di rapidità adeguate. Quest’ultima fattispecie, purtroppo, non si è concretizzata. Intanto rassicuro che l’amministrazione comunale per le opere materiali non ha pagato alcunché. Se siamo arrivati a questo punto, i motivi sono vari, su tutti l’aumento dei prezzi e i rincari energetici: mentre per gli appalti ordinari il governo ha pensato a qualche forma di ausilio, in casi come questo abbiamo un regime giuridico che non consente al Comune di venire in soccorso all’impresa. Il problema economico è dunque tutto in capo all’azienda che si è fatta carico di questa trasformazione urbanistica. Non possiamo non sederci a un tavolo per cercare di trovare una soluzione extragiudiziale”.

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