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Domenica, 28 Aprile 2024
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L'evento per Oreste Ghinelli diventa un caso: annunciato un presidio antifascista in piazza

Lo annunciano l'Unione Popolare Arezzo e Rifondazione Comunista - Sinistra Europea

Numerose le reazioni politiche all'evento organizzato dalla presidenza del consiglio comunale di Arezzo per celebrare i 100 anni dalla nascita di Oreste Ghinelli, il padre del sindaco, avvocato ed esponente di riferimento del Movimento Sociale Italiano. Oggi l'Unione Popolare Arezzo e Rifondazione Comunista - Sinistra Europea annunciano anche un presidio antifascista che si terrà martedì prossimo 19 dicembre alle 17 in piazza della Libertà in concomitanza con l'evento. "Contro i rigurgiti del fascismo" si legge nella nota diramata dagli organizzatori.

"Dopo lo sfregio all’Italia repubblicana e antifascista commesso dal presidente della Regione Toscana Eugenio Giani con l’invito a Emanuele Filiberto di Savoia alla tenuta di San Rossore, dove l’allora re Vittorio Emanuele III firmò le leggi razziali fasciste (5 settembre 1938), un grave atto di offesa alla città di Arezzo e al suo territorio (medaglia d’oro al valor militare per la Resistenza al nazifascismo) sta per compiersi, addirittura nell’aula del consiglio comunale. Il 19 dicembre sarà celebrato il centenario della nascita di Oreste Ghinelli, babbo del sindaco Alessandro Ghinelli, già fascista repubblichino e quindi avvocato noto per aver difeso in tribunale i terroristi neri delle stragi degli anni ’70. Un curriculum vitae inquietante ma che evidentemente è considerato motivo di merito dal presidente del consiglio comunale che ha organizzato la celebrazione. Difficile trovare giuste parole per esprimere lo sdegno nei confronti di un’iniziativa simile. Forse è utile rammentare le motivazioni con le quali la Presidenza della Repubblica conferì la Medaglia d’oro al valor militare alla Provincia di Arezzo il 13/03/1984:

“Territorio ove intensa si svolse la Resistenza antinazifascista, la Provincia di Arezzo - nel corso di 12 mesi - fu teatro di irriducibile opposizione al nemico occupante, da parte di agguerrite formazioni armate e delle patriottiche popolazioni di città e campagne, sui monti e nelle valli. Le operazioni di dura guerriglia partigiana, alimentate e sorrette da coraggiosa e spesso cruenta ostilità popolare, comportarono l'impegno di ingenti forze nemiche, a controllo di una vasta zona delle retrovie e a protezione di importanti comunicazioni, sul tergo degli schieramenti germanici. Le gravi perdite umane e di beni, inflitte e subite, testimoniano di sacrifici, distruzioni e sofferenze immani di combattenti e popolazioni, di generoso sangue versato nell'Aretino, con eminente valore, in un periodo tragico per le sorti della Patria”. 

"Oreste Ghinelli, mentre centinaia di aretini morivano nella lotta di liberazione, militava nelle fila della Repubblica di Salò" concludono gli organizzatori del presidio.
Tra le prese di posizione contro l'iniziativa in onore di Oreste Ghinelli si sono schierati il Partito Democratico di Arezzo, Francesco Romizi di Arezzo 2020, Sinistra Italiana, il Circolo Enrico Berlinguer e anche l'Anpi di Arezzo.

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