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Blocco della assunzioni in sanità, Chiassai: "Inaccettabile, il covid non ha insegnato niente alla Toscana"

Affondo del sindaco di Montevarchi riguardo la situazione dell'ospedale La Gruccia: "Comparto sanitario ridotto allo stremo ma la Regione non investe sul potenziamento degli organici"

“Il grido di allarme lanciato dai medici e dagli infermieri deve essere ascoltato, non può continuare a cadere nel vuoto, nel silenzio assordante della politica”.

Così il sindaco di Montevarchi Silvia Chiassai Martini interviene duramente in merito al blocco delle assunzioni e le criticità di personale nella sanità toscana e nell’ospedale della Gruccia.

“La condizione denunciata dai sindacati di categoria è preoccupante per le gravi ripercussioni sul funzionamento degli ospedali e dei servizi sanitari, che il presidente della Regione giustifica con la necessità di fare quadrare i conti per la paventata carenza di circa 400 milioni di euro nelle casse regionali. Inaccettabile che sia la sanità pubblica a pagare gli errori della Regione. Procedere in questa direzione significa che l’emergenza Covid non ha insegnato niente ai vertici regionali della politica. Abbiamo definito medici ed infermieri “eroi”, ma a quanto pare la Regione non dà alcun peso alle parole e, soprattutto, la difesa della “sanità pubblica” resta vergognosamente priva di concretezza. La Toscana è l’unica regione a bloccare le assunzioni per ridurre spese e investimenti in un settore che si è dimostrato vitale in questi mesi. Si continua ad intervenire irresponsabilmente sul comparto sanitario, già ridotto allo stremo per la mancanza di personale, con turni massacranti per rispondere alle numerose esigenze della popolazione.

Da mesi, nel silenzio più totale della politica, che dovrebbe rappresentare il territorio, ho denunciato una situazione difficile alla Gruccia per gravi carenze di organico, soprattutto in Emergenza Urgenza, tamponata con l’aiuto dei medici di Medicina Interna, Chirurgia Generale e Cardiologia, costretti ad un ulteriore carico di lavoro. Una condizione paradossale trattandosi di un presidio di primo livello che porta avanti interventi di Pronto Soccorso, in un bacino di utenza di oltre 100mila abitanti, con l’utilizzo di specialisti per tamponare una situazione di emergenza.

Malgrado un concorso effettuato in fretta nel mese di agosto e una graduatoria pronta da cui attingere, la Regione non assume medici. Ci sono 4 professionisti pronti a venire alla Gruccia ma la scelta politica regionale non lo ritiene prioritario. Non è possibile andare avanti così. La Regione è chiamata a garantire le risorse necessarie per investire sul potenziamento dell’organico e mantenere operativi i nostri ospedali, da quelli più grandi a quelli di provincia. Non è possibile che non si sia imparato niente dopo oltre un anno e mezzo di emergenza sanitaria nazionale”

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