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Parte Alleanza per Arezzo: "Al lavoro su programma e candidato a sindaco"

"L’idea è di mettere fine a quel modello di politica che l’amministrazione Ghinelli ha codificato: chiusa nel palazzi, focalizzata sulla gestione del potere, lontana dai bisogni veri delle persone, delle famiglie e delle imprese"

Nel centro sinistra qualcosa si muove. Dopo la riunione di coalizione dei giorni scorsi arriva la notizia di una costituenda Alleanza per Arezzo che, si legge nella nota "alza i giri del motore: primi incontri e clima positivo. Quindi definizione di una cornice programmatica e massima apertura alla società aretina, sia quella politica che quella sociale. Tra poco il candidato a sindaco e quindi il programma definitivo e dettagliato."

In questa compagine ci sono già le prime adesioni da parte del Partito Democratico, Partito Socialista, Più Europa, Articolo Uno, Verdi per l’Europa, Sinistra Italiana, Arezzo in Comune, Azione, Arezzo CI STA, un gruppo di giovani che si sono messi insieme intorno ad alcuni temi prioritari per interessarsi in prima persona della cosa pubblica.

Alleanza per Arezzo conferma poi che altre adesioni se ne aggiungeranno nelle prossime settimane. Al momento, ad esempio, non figura nell'elenco Italia Viva.

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Tutti sottolineano comunque che si tratta di un progetto aperto che ha l’obbiettivo di allargare il perimetro del consenso intorno ad una comune idea di città.  Non a caso, nella prima carta dei valori elaborata, si legge che l’obiettivo è “una città delle ‘relazioni’, solidale, attenta al territorio e all’ambiente, che riduca le disuguaglianze, che sia attenta ai deboli, aperta; una città che promuova la partecipazione attiva dei cittadini alla tutela del bene comune. È l’idea di bene comune quale passaggio che assicura la solidarietà tra le generazioni, per cui si coltiva una visione lungimirante che si occupa della comunità dei cittadini nel tempo, evitando qualsiasi abuso del mondo che “ci appartiene”, trasmettendo nel tempo il senso della comunità e dell’interesse pubblico”. L’idea è di mettere fine a quel modello di politica che l’amministrazione Ghinelli ha codificato: chiusa nel palazzi, focalizzata sulla gestione del potere, lontana dai bisogni veri delle persone, delle famiglie e delle imprese.

“Per questo – sottolineano i promotori dell’Alleanza - vogliamo ascoltare le voci di un mondo nuovo, sapendone cogliere i segni ed elaborare una sintesi di idee e proposte per Arezzo del futuro, quale compito primario di una rinnovata alleanza, aperta, che vuol parlare alla società, comprendendone i grandi movimenti in corso”. Coesione e progetti, quindi.

Non solo un programma, ma un nuovo progetto di comunità

“La nostra alleanza intende costruire, nelle prossime settimane, con tutti coloro che saranno disponibili, non solo un programma ma un nuovo progetto di comunità e di città per i prossimi decenni. La politica deve cessare di avere un orologio che ha batterie valide solo per 5 anni. Riteniamo che chi governa oggi Arezzo abbia cristallizzato la città, allentato i legami sociali della comunità, oscurato ogni progetto di cambiamento. Vogliamo dare nuove prospettive ad una storia che ha segnato l’identità della città, fatta di lavoro sapiente e competente che ha costruito un tessuto manifatturiero di alta qualità”.

Le priorità

Nella cornice programmatica che è stata messa a punto, le priorità sono rappresentate dal lavoro, dallo sviluppo imprenditoriale, dalla tutela della salute e dei diritti sociali, dalla rigenerazione urbana, dagli investimenti sul turismo. Una città che sappia svolgere, grazie alle sue reti materiali e immateriali, il ruolo di punto di riferimento per l’intero territorio provinciale. E questo in ogni settore: dall’ambiente alla tutela del territorio, dal turismo alla capacità di attrarre nuove iniziative imprenditoriali. Centrale è il tema dei trasporti e delle vie di comunicazione, finalizzato anche al turismo e all’attrattiva per iniziative imprenditoriali. Una città che favorisca la crescita di una nuova classe dirigente che superi chiusure e vecchi steccati, aprendosi a nuove energie e nuovi saperi, che discendono dalla valorizzazione della cultura, dello studio e della ricerca, volti a progettare e costruire il futuro di tutti”.

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