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E' morto Emilio De Giudici, il cordoglio della città

Cordoglio ad Arezzo per la scomparsa del politico Emilio De Giudici. Tanti i messaggi e i ricordi di questo personaggio che ha lasciato una traccia indelebile nella storia di Arezzo. A partire dall'amministrazione comunale: "L’amministrazione...

Cordoglio ad Arezzo per la scomparsa del politico Emilio De Giudici. Tanti i messaggi e i ricordi di questo personaggio che ha lasciato una traccia indelebile nella storia di Arezzo.

A partire dall'amministrazione comunale:

"L’amministrazione comunale esprime il proprio cordoglio per la scomparsa di Emilio De Giudici. Consigliere comunale per due mandati, nel periodo 1995-2004, è stato dunque protagonista della politica e della vita amministrativa in un periodo cruciale della storia italiana e aretina, con la ricomposizione del quadro politico e partitico e l’introduzione della riforma elettorale degli enti locali caratterizzata dall’elezione diretta del sindaco. Emilio stesso si candidò a primo cittadino, come indipendente, nel 1995. Accanto a questo suo impegno, portato avanti con serietà e ironia allo stesso tempo, che lo portò ad assumere importanti incarichi provinciali nel Pci, citiamo la competenza dimostrata da Emilio De Giudici come ingegnere e dirigente della Usl. Dote che consente di ricordarlo con grande affetto anche in ambito professionale".

Un ricordo di De Giudici arriva da Francesco Macrì:

"Quando scompaiono persone con le quali hai condiviso un’esperienza istituzionale, in partiti diversi, tornano alla mente ricordi e aneddoti - scrive Francesco Marcì, consigliere comunale di FdI - . Io ero un giovane consigliere comunale, poi assessore, Emilio De Giudici un politico d’esperienza. Ora che Emilio non c’è più, desidero esprimere le mie condoglianze ai familiari e dare l’ultimo saluto a un amico che nella prossima seduta di Consiglio Comunale dovrà essere ricordato. Per questo, fin da ora, lancio un appello al presidente Alessio Mattesini. In Consiglio Comunale, Emilio De Giudici ha dato dimostrazione di grande preparazione, intelligenza e ironia. Sia nei miei confronti, quando si rivolgeva a me con il termine ‘compagno’, lui che ‘compagno’ lo era veramente, sia, soprattutto, quando non mancava di sdrammatizzare anche le situazioni e le polemiche più accese. Un atteggiamento, questo, oggi sempre più raro. Ma non per questo meno prezioso".

La figura di De Giudice è stata ricordata anche dal Pd, con una nota siglata da Massimiliano Dindalini e di Alessandro Caneschi, Segretari provinciale e comunale del partito.

Ricordiamo Emilio per la sua passione e per il suo stile. E per l’intelligenza politica con la quale amalgamava questi due elementi. Mai scontato e mai retorico, aveva messo a disposizione della sinistra e della comunità aretina le sue competenze e le sue visioni. Non sempre ci siamo trovati d’accordo ma sempre ci siamo rispettati. E abbiamo letto e studiato con curiosità e attenzione le rispettiva posizioni.

Alla sua famiglia le condoglianze del Pd.

Un ricordo di De Giudice è stato scritto anche da Francesco Romizi:

Emilio è stato, per me, un maestro: una delle prime persone che mi ha avviato al percorso di impegno sociale e politico.

Era una personale solare, scherzosa, onesta, disponibile e sempre in prima linea nel difendere i più deboli. Con Emilio se ne va un politico di razza, di quelli che non si vedono più.

Questo ricordo voglio farlo pensando al ruolo che adesso svolgo e che Emilio ha ricoperto per tanti anni. Credo che tutto il Consiglio Comunale debba riservagli un ricordo particolare in occasione della prossima riunione.

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