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Ceccarelli e De Robertis: "Tozzi populista. Intervenga sul governo per sollecitare investimenti sulle ferrovie"

I consiglieri regionali aretini del Pd rispondono alla collega di Fratelli d'Italia

“Se – come dice la Tozzi – noi siamo la sinistra demagogica, lei è certamente una perfetta rappresentante della destra populista. Ma aldilà delle definizioni quello che conta sono le cose che si fanno e stabilire chi deve fare cosa, per dare agli utenti del servizio pubblico”. 

Con queste parole, il capogruppo del Pd in consiglio regionale Vincenzo Ceccarelli e la presidente della commissione infrastrutture Lucia De Robertis, rispondono all’attacco contenuto nel comunicato diffuso alle agenzie dalla consigliera di Fdi Elisa Tozzi. 

“Nel 2013 – spiega Ceccarelli – quando iniziai il mio mandato di assessore ai trasporti trovai una situazione non dissimile da quella attuale. Grazie al costante lavoro fatto, ed al  confronto con i comitati dei pendolari e alla collaborazione attiva con i ministri dei trasporti, da Del Rio, fino alla De Micheli, siamo riusciti a costruire un percorso con i gestori che ha consentito negli anni di raggiungere livelli di puntualità elevati, tanto che nell’anno precovid, in tutto l’anno furono pagati 4 soli bonus mensili, mentre nel solo mese di dicembre scorso ne sono stati pagati ben 8. Ho chiuso la mia esperienza di assessore firmando un contratto di servizio che prevede il completamento del ricambio di tutti i treni che circolano sulle linee toscane, per un investimenti complessivo di oltre 1 miliardo. Poi il covid ha fatto saltare tutti gli equilibri raggiunti. Ora la consigliera Tozzi, anziché preoccuparsi di quello che fa la Regione, dovrebbe attivarsi presso il governo nel quale il suo partito esprime la premier per ottenere che i gestori del servizio ferroviario investano le risorse necessarie per rendere il servizio più efficiente”.  

“Alla collega Tozzi, che mi accusa di sapere solo lamentarmi dei disservizi sulla linea Arezzo/Firenze – risponde Lucia De Robertis - vorrei ricordare che come Presidente di Commissione ho convocato in audizione RFI e Trenitalia a rendere conto dei motivi di tali disservizi e delle soluzioni proposte per eliminarli. Audizioni dalle quali è emerso come causa di molti dei disservizi registrati risieda nell’inadeguatezza della linea rispetto al traffico che la interessa. Occorrono dunque investimenti infrastrutturali urgenti, che stanno nella responsabilità di Rete ferroviaria Italiana, che come Trenitalia, è società partecipata totalmente dal Ministero dell’Economia e delle Finanze”.

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