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Domenica, 28 Aprile 2024
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Italia Viva verso il congresso. Ad Arezzo il dibattito con Borghi

Il senatore Enrico Borghi con Italia Viva sta portando avanti in parlamento una proposta progressista, ovvero la partecipazione dei lavoratori agli utili delle imprese, promossa dalla Cisl

La Casa dell'Energia ha ospitato ieri sera un dibattito organizzato da Italia Viva con il senatore Enrico Borghi capogruppo al Senato per Italia Viva-Azione. Il tema principale toccato è stato l’imminente congresso di Italia Viva, a livello provinciale, regionale e nazionale:

“E’ un momento di profonda riflessione che si inserisce all’interno di un momento di grande cambiamento per l’Europa, per l’Italia e anche per le strutture politiche del nostro paese. La situazione internazionale induce – spiega Borghi – a dovere riflettere su qual è la prospettiva dell’Europa in un mondo in cui il conflitto in Ucraina ha messo a nudo una tensione sempre più forte tra i paesi democratici e quelli autocratici. Non possiamo restare alla finestra sperando che la situazione si risolva con gli auspici e le belle intese. Dobbiamo dare una identità a questa Europa perché da questo ne discende poi il futuro dell’Italia. Anche i temi che stiamo discutendo in questi giorni, quello dell’immigrazione, quello del Mediterraneo, quello dell’Africa, trovano una risposta in questo tipo di protagonismo, e quindi il modo in cui si organizza la democrazia nei partiti non è una questione banale. Italia Viva sceglie di partire dal basso, ha modificato il proprio statuto per introdurre un meccanismo per scegliere i propri coordinatori provinciali, regionali e nazionali, che saranno eletti in un election day domenica 15 ottobre. Diceva De Gasperi che se si vuole vedere qual è il modello di democrazia che un partito vuole dare al paese bisogna guardare al livello di democrazia interna di quel partito. Noi affidiamo la sovranità delle scelte direttamente ai propri iscritti come dovrebbero fare tutti i partiti”.

Il senatore Enrico Borghi con Italia Viva sta portando avanti in parlamento una proposta progressista, ovvero la partecipazione dei lavoratori agli utili delle imprese, promossa dalla Cisl: “Noi abbiamo presentato un disegno di legge a prima firma Matteo Renzi – spiega il capogruppo di Italia Viva al Senato – per la partecipazione dei lavoratori agli utili d’impresa. Lo riteniamo un percorso in adesione ai contenuti della nostra Costituzione, inoltre siamo convinti che sia un modello di approccio innovativo. Noi scontiamo una concezione classista del mondo del lavoro, ovvero che capitale e lavoro debbano essere tra loro contrapposti, e da questa conflittualità ne derivava un incremento salariale per gli operai. I fatti di questi ultimi decenni ci dicono che non è andata così. La Germania è cresciuta 33 per cento dal 1990 in termini di salari e di potere di acquisto, la Francia del 31 per cento, l’Italia sconta invece un -2,3 per cento. Questi dati ci dicono che dobbiamo cambiare modello, introdurre un approccio che non deve essere ideologico ma che vuole essere partecipativo. In questo modo si lega il destino delle aziende alla volontà delle proprie maestranze di rendersi partecipi dello sforzo complessivo. La fabbrica non è solo del padrone ma è di tante persone: dell’imprenditore, degli impiegati, degli operai, del territorio in cui questa fabbrica è collocata. Occorre uscire – conclude Borghi - da questa dinamica vetusta dello scontro tra capitale e lavoro per dare una risposta a un tema vero che è quello dei salari troppo bassi per i lavoratori dipendenti”.

Nel corso della serata con Silvia Russo, segretario Cisl di Arezzo, sono state raccolte le firme tra gli iscritti di Italia Viva a sostegno della legge di iniziativa popolare della partecipazione dei lavoratori agli utili delle imprese.

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