La storia del San Rocco di Bartolomeo della Gatta raccontata dalle carte della Fraternita
Il magistrato e il primo rettore, Pier Luigi Rossi, hanno aperto il Palazzo di Fraternita ogni giorno dalle ore 10.30 fino alle 18 per visitare il museo. Nella pinacoteca e? esposto un quadro del Monaco Pietro di Antonio Dei, chiamato nella storia dell’arte Bartolomeo della Gatta. Giovedi? 28 gennaio nel pomeriggio sara? presentata la storia del vivo rapporto tra la Fraternita dei Laici e il grande pittore. L’archivio della Fraternita dei Laici di Arezzo conserva nelle sue preziose carte memoria capillare della storia della citta?. Una storia secolare in cui la testimonianza delle opere di carita? e di aiuto ai cittadini diligentemente riportate si unisce a quella di fatti anche molto dolorosi per l’intera popolazione. E? il caso di 2 epidemie di peste che colpirono Arezzo: la prima dal dicembre del 1477 all’agosto del 1479 e la seconda fra l’agosto del 1485 ed il 1486.
Come ricordano appunto i documenti la Fraternita in occasione del primo tempo del flagello rese grazie al santo che da sempre viene invocato affinche? faccia cessare le epidemie, San Rocco, commissionandone a Bartolomeo della Gatta l’immagine pittorica che si puo? ammirare ancor oggi nel museo della Fraternita. Da questa tavola di una qualita? eccezionale (che i rettori fecero realizzare ad uno dei grandi protagonisti della pittura del rinascimento Bartolomeo della Gatta appunto) e dai documenti coevi che ricordano la commissione e i pagamenti al pittore partira? una visita ai depositi della memoria aretina conservata nei manoscritti custoditi da secoli dalla Fraternita dei Laici. Coloro che desiderano conoscere i secolari manoscritti custoditi nell’archivio di Fraternita sono invitati giovedi? 28 gennaio dalle ore 14.30, ingresso libero. Si richiede la prenotazione per motivi Covid, telefonando a 0575/24694. La visita avverà in gruppi di 7 persone ciascuno, con il seguente orario: 14.30 15.10 15.50 16.30