Arriva ad Arezzo Cesare Fregni, il cosmetologo che cura il make up delle star
Mercoledì 20 ottobre arriverà ad Arezzo Cesare Fregni, farmacista, cosmetologo e national trainer di marchi importanti, tra cui Jane Iredale. Autore di numerosi articoli su importanti riviste di bellezza, sarà ospite del negozio Officina21 per l’intera giornata.
Ecco l'intervista di Barbara Fabbroni in vista dell'appuntamento.
Barbara Fabbroni
Chi è Cesare Fregni?
"Sono farmacista sebbene la mia passione per la cosmetologia mi abbia portato ad approfondire questo settore. Negli anni ho fatto vari master per arricchire la mia conoscenza. Ho avuto la fortuna di lavorare con i brand più celebrati in fatto di cosmesi e make-up, truccando personaggi dello spettacolo e star internazionali, tra cui Linda Evangelista".
Come nasce il suo amore per la cosmetologia?
"Il mio percorso di studi, prima di arrivare a quello che faccio oggi, è stato tutto diverso, ho fatto l’istituto d’arte dedicandomi in seguito alle tecniche di restauro e conservazione. Sono passato dal restauro dei quadri a quello dei volti. In realtà ero partito facendo l’Opificio delle Pietre Dure a Firenze, il restauro era la mia passione, poi la strage ai Georgofili, l’interruzione degli studi, l’incertezza della ripresa mi ha condotto a fare una scelta differente".
Come si è avvicinato alla cosmetica?
"Direi in due modi diversi: uno perché avevo dei problemi cutanei io quando facevo il liceo, quindi è stato un percorso di autocura, poi un’altra nasce dal fatto che all’epoca utilizzavo le pagine dei giornali per fare ritrattistica".
Ci fa un esempio?
"Prendevo le pagine di Lancôme e le ridisegnavo. All’epoca c’era Isabella Rossellini, che era volto del brand, queste immagini mi servivano come esercizio alla ritrattistica e così via. Erano immagini comode per fare un ritratto e esercitare la mano. È stato, il mio, un passaggio strano verso la cosmesi e il make-up, però interessante e stimolante".
Il suo mondo è un mondo creativo, ogni volta che ha davanti un volto deve necessariamente creare qualcosa di unico per quella persona?
"Assolutamente! Quello che viene fatto con il make-up è cercare di tirare fuori il meglio dal volto di ognuno. Un po' come Michelangelo che guardando un pezzo di marmo si immaginava il lavoro finale così io guardando un volto al naturale mi immagino come tirare fuori il meglio e valorizzare quel volto. Per me il make-up è questo: valorizzare le caratteristiche facendo emergere il meglio della persona".
Il make-up è anche una maschera?
"Per molti sì, cercano di mascherarsi mostrando ciò che non sono. Io non creo una maschera nelle persone ma cerco di tirare fuori i loro punti di forza".
Cosa le chiedono le persone?
"Le richieste negli anni sono molto cambiate. Quando ho iniziato io nel ‘99 venivano con il cosiddetto “santino”, mi chiedevano un make-up identico alla foto che avevano strappato dal giornale dicendoti: “io voglio essere così”. Mi ricordo una signora che venne con il suo “santino” e voleva essere truccata come la foto, il trucco venne assolutamente come l’immagine che mi aveva mostrato ma la signora non si vedeva come pensava: ahimè non tutti sono Esther Canãdas! A volte mi guardavano dicendomi: “ma non è uguale”. “Tesoro” – dicevo io – “è la base che non è uguale!”. È ovvio che non è la stessa cosa, cambia la base di partenza".
E poi?
"Siamo passati al periodo minimal, il trucco era quasi sparito, interessava il giusto, alla fine quello che si faceva era un po' di fondotinta, una matita e un mascara. Il mascara è fondamentale, come diciamo sempre “piuttosto senza mutande ma mai senza mascara!”, perché ti cambia lo sguardo, l’occhio, è molto importante. Adesso invece si ritorna un po' a divertirsi con il make-up. Quello che mi chiedono è di non essere stravolte ma di essere valorizzate. Poi c’è anche il make-up ludico e divertente. C’è un mondo di giovanissime che si truccano per TikTok, Instagram e tutte le situazioni social. Sono trucchi pesanti e aggressivi, di certo non per uscirci in strada".
Qual è il suo make-up preferito?
"Adoro il nude look, il viso è ultra radioso, sembra di non fare nulla, l’effetto è dovuto ai giochi di chiaro scuro, di ombre. È il trucco che in assoluto amo e preferisco di più. Nasco come cosmetologo che ha cura della pelle e della sua salute, alla base di un trucco perfetto c’è sempre una pelle sana".
Sarai ad Arezzo il 20 ottobre, dove ti possiamo trovare?
"Sarò da Officina21, un ambiente veramente bello, di gusto. È uno spazio molto creativo, una vera sorpresa".
Non ci resta che consigliare di prendere un appuntamento da Officina21 per provare le mani esperte e la magia di Cesare Fregni.