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Occupazione. La grande industria aretina pronta ad assumere, ma la crescita va a rilento

Sono le industrie con più di 50 dipendenti i soggetti dell'economia aretina che entro il 2016 effettueranno il maggior numero di assunzioni. Malgrado ancora lontana dalla media regionale e da quella toscana, la provincia di Arezzo sta piano piano...

Sono le industrie con più di 50 dipendenti i soggetti dell'economia aretina che entro il 2016 effettueranno il maggior numero di assunzioni.

Malgrado ancora lontana dalla media regionale e da quella toscana, la provincia di Arezzo sta piano piano accrescendo la cifra dei contratti stipulati o in previsione. Secondo i dati riportati dal XX Rapporto Excelsior il 16,4 per cento delle imprese del territorio provvederà ad allargare la propria famiglia anche solo di un solo componente. Quasi tre punti percentuale sotto ai livelli stimati nel contesto regionale (19,5% delle imprese) e nazionali (19,5%).

Il dato provinciale però è il più alto degli ultimi tre anni ma, malgrado questa lenta e costante risalita, le cifre restano ben distanti da quelle registrate nei primi anni 2000.

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Le imprese di grande dimensione, anche dal punto di vista aretino, sono quelle che presentano una maggiore previsione di assunzione rispetto ai colleghi delle piccole e medie realtà. Non è infatti un caso che le aziende sopra i 50 dipendenti abbiano dichiarato, nell'81,4% dei casi, che effettueranno assunzioni di personale dipendente.

Al diminuire della dimensione aziendale invece, diminuiscono le previsioni di assunzione: nel caso delle imprese da 10 a 49 addetti poco più di una su tre (36,4% del totale) si è detta pronta a nuove assunzioni. Nel caso di realtà sotto i 10 dipendenti il dato diminuisce ulteriormente e solo una su dieci afferma di avere in previsione contratti nuovi (8,8% del totale). Dal punto di vista dei settori invece, la percentuale più alta è quella che abbraccia l'industria piuttosto che i servizi (17% contro 15,9%). All'interno di quest'ultimo comparti la percentuale sale al 18,9% per le imprese manifatturiere, mentre è decisamente più bassa per le costruzioni (11,4%). Nei servizi le previsioni migliori provengono dai servizi alle imprese (21,8%) e dal turismo-ristorazione (17,1%) mentre restano più basse nei servizi alla persona (13,9%) e nel commercio (11,5%). Volgendo lo sguardo al quadro generale, così come sottolineato nel Rapporto Excelsior, "in provincia di Arezzo, pur essendo negativo, migliora il saldo fra entrate ed uscite di personale alle dipendenze: nel 2016 si attesta ad -230 unità contro le -920 unità del 2015. Il risultato scaturisce da un rallentamento accentuato della dinamica occupazionale. In particolare le assunzioni complessive diminuiscono del 12% rispetto al 2015 quale risultante di una flessione del 7% delle entrate di personale alle dipendenze e del 24% delle altre forme contrattuali non dipendenti".

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In particolare le assunzioni alle dipendenze previste per l'anno 2016 sono stimate in 3.070 unità, 230 in meno rispetto al 2015 e sullo stesso livello di quelle del 2014. Nel 2016 cresce il peso delle assunzioni stabili, quelle a tempo indeterminato, che passano da 23% del totale al 25%. Stabile invece la quota delle assunzioni atipiche (24%) e in calo quella dei contratti a termine che passano dal 53% al 51%. grafico-assunzioni-2016-2
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