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Movimento Consumatori: "Su Ato venga fatta giustizia"

Interveniamo in merito alla vicenda dell’Ato area vasta rifiuti che occupa in questi giorni gran parte della cronaca di Arezzo Siena e Grosseto. Il presidente dell’Ato Toscana Sud agl’arresti domiciliari che si vede contestato un reato gravissimo...

Interveniamo in merito alla vicenda dell’Ato area vasta rifiuti che occupa in questi giorni gran parte della cronaca di Arezzo Siena e Grosseto. Il presidente dell’Ato Toscana Sud agl’arresti domiciliari che si vede contestato un reato gravissimo per l’amministrazione di un servizio ad interesse pubblico e cioè turbativa d’asta con il coinvolgimento di altri soggetti del consorzio e delle aziende che ne fanno parte.

Come Movimento Consumatori ci auguriamo che la vicenda si possa risolvere con un giusto processo che stabilisca responsabilità e cattive condotte, ove ce ne fossero, auspicando che non emergano colpe penalmente rilevanti, questa sarebbe una buona notizia.

Certo è difficile non avere dubbi e turbamenti osservando come uno dei mali antichi nella gestione dei servizi ad interesse pubblico sia la commistione tra controllato e controllore o peggio ancora controllato e controllore riconducibili ad una sola società.

L’impegno del Movimento Consumatori in questa vicenda che, se confermata, ha danneggiato i cittadini, è appurare l’entità dell’eventuale danno scaricato sulle tariffe delle famiglie e delle imprese.

Alla luce dei fatti, però, un’associazione come la nostra non può soltanto limitarsi alla conta dei danni, ma per l’interesse del consumatore deve impegnarsi ad evidenziare le storture della filiera stessa, ribadiamo quindi con forza che il meccanismo controllato e controllore che vige all’interno dell’Ato, e non soltanto dei rifiuti ma anche in altre aree e altri servizi, non favorisce qualità e tariffe efficienti, pertanto occorre un impegno non soltanto delle associazioni ma anche politico a riformare i meccanismi dei servizi ad interesse pubblico.

Movimento Consumatori aderisce a Sai Chi Voti, una campagna nata in occasione delle elezioni amministrative del giugno 2016, per rispondere all’esigenza di avere una classe politica pulita e trasparente.

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