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Domenica, 28 Aprile 2024
Economia

"L'intelligenza artificiale avrà un impatto enorme sulle imprese, deve diventare opportunità"

Giacomo Cariulo presidente provinciale di Confartigianato Comunicazione lancia la nuova sfida del prossimo decennio

Sulla scia dei numerosi eventi formativi e informativi che abbiamo promosso negli ultimi anni sul tema della digitalizzazione per le imprese, lanceremo a breve una serie di appuntamenti ancora più specifici per i diversi settori per non perdere l'ennesimo treno verso la competitività" precisa il presidente provinciale della Federazione Comunicazione di Confartigianato Giacomo Cariulo.

L’avvento dell’intelligenza artificiale nei processi produttivi e decisionali non è il futuro, ma un presente ormai solido, inesorabile e inarrestabile.

La rivoluzione è già in corso e coinvolge anche il tessuto imprenditoriale della provincia aretina. Il presidente della federazione comunicazione di Confartigianato, Giacomo Cariulo, non ha dubbi “le nuove tecnologie andranno a modificare radicalmente l'operatività delle nostre aziende nei prossimi anni e avranno un impatto dirompente su occupazione e competitività”.

Secondo Cariulo, “si tratta di un vero e proprio cambio di paradigma e di modello sociale che è in corso da molti anni. C’è un forte rischio di essere ancora miopi davanti a questo fenomeno, perché non avrà solo un impatto forte sui processi di produzione e decisionali, ma aumenterà in maniera esponenziale l’accelerazione, già velocissima, con cui tecnologie e software si evolvono, raccolgono ed elaborano dati in maniera sempre più performante. E sarà un’accelerazione anche nella ricerca di nuove competenze e verso l’obsolescenza di altre che si troveranno inesorabilmente ai margini del mercato del lavoro.

La sfida che dobbiamo porci è quella di riuscire a convivere con questa rivoluzione e trasformarla in un'opportunità, evitando il più possibile di subirla e basta”, sottolinea Cariulo. Per le piccole e medie imprese che caratterizzano il ricco tessuto produttivo del nostro territorio, secondo Cariulo, ci sono delle strade da affrontare in maniera repentina per accrescere la cultura digitale legata all'impresa. “Oggi la nostra arma migliore, e forse l’unica possibile, è la formazione. Non possiamo più permetterci di aumentare il gap che si è già aperto, dobbiamo altresì accrescere una cultura di impresa che colga la sfida digitale. Il nostro paese più di altri soffre la mancanza di questa cultura ed è per questo che ci troviamo tra gli ultimi posti in Europa sia sulle competenze di base che su quelle elevate. Abbiamo imprese che ragionano secondo schemi di 60 anni fa anche nel nostro tessuto imprenditoriale e che rischiano di rimanere inesorabilmente isolate”, aggiunge Cariulo

Le associazioni di categoria come la nostra e tutte le istituzioni, devono lavorare in maniera sinergica e avviare delle strategie su più aspetti: il contenimento dei rischi e degli impatti negativi inesorabili per quelle aziende e per quelle professioni che saranno sempre meno appetibili; supportare le imprese in percorsi di cultura d’impresa, cultura digitale e digitalizzazione delle imprese”.

Confartigianato Arezzo è pronta a fare la sua parte, continuando ad attivare percorsi virtuosi di supporto e continuando nella costruzione di un dialogo costante e proficuo con le istituzioni cercando di proporre modelli operativi e normativi idonei alla crescita delle nostre imprese e della loro competitività.

“La nostra federazione è un punto di riferimento orizzontale in grado di dare supporto a tutti i mestieri. Deve però passare un concetto molto chiaro: è una corsa contro il tempo e ognuno deve fare la sua parte. Da settembre – conclude Cariulo – riprenderemo una serie di eventi formativi e informativi costruiti insieme alle singole federazioni di mestiere e specifici sulle loro necessità.

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