Good bank: la fine dei 4,2 miliardi di crediti deteriorati nodo da sciogliere per la cessione

Che fine faranno i 4,2 miliardi di crediti deteriorati (lordi) delle quattro good bank? Dove andranno a finire? Chi se ne farà carico?

Sono queste le domande che attendono ancora una risposta e che, stando alle indiscrezioni più o meno confermate dell'ultimo periodo, stanno rallentando le procedure per la cessione delle nuove Banca Etruria, Banca Marche, Carife e Carichieti. Sono trascorse poco meno di due settimane da quanto la commissione europea ha chiesto ai compratori interessati di rivedere alcuni aspetti della proposta di acquisto.

Il nocciolo della questione, a quanto pare, starebbe soprattutto nella parte economica dell'offerta e sulle possibili cessioni dei crediti deteriorati.

Secondo l'analisi riportata quest'oggi da Milano Finanza, il team guidato dal presidente delle good bank Roberto Nicastro starebbe lavorando sulla "vendita nel mercato di circa 1,5 milioni di npl lordi composti da 542 milioni di sofferenze più la parte delle inadempienze probabili più vicina a finire in sofferenza".

Per fare questo, sempre secondo i calcoli di MF, ci sarebbero due strade possibili da percorrere. La prima è quella che riguarda la cessione di questi crediti deteriorati ad un unico compratore. La seconda invece prevede un'asta competitiva.

Il tutto è allo studio dei dirigenti delle nuove banche che stanno cercando di alleggerire il carico in vista del passaggio di proprietà.

Al momento l'intera operazione resta però avvolta nel più stretto riserbo. Anche dalla commissione europea, malgrado la conferma della proroga sia ormai ufficiale, non trapelata la nuova data fissata per la cessione.