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Cessione good bank: calma apparente. Bertola: "Etruria perla unica, è e resta la banca dell'oro"

Massimo riserbo e silenzio totale. Qualche rumors. Una manciata di indiscrezioni. Ma niente di più. Dopo la prima ondata di notizie sulla vicenda della vendita delle quattro good bank è calata la calma più totale. Quella quiete che più volte è...

Massimo riserbo e silenzio totale. Qualche rumors. Una manciata di indiscrezioni. Ma niente di più.

Dopo la prima ondata di notizie sulla vicenda della vendita delle quattro good bank è calata la calma più totale. Quella quiete che più volte è stata invocata dagli attori della vicenda alla fine è arrivata.

"Ma non per questo i lavori sono fermi" ha sottolineato proprio in queste ore l'ad della Nuova Banca Etruria, Roberto Bertola.

La trattativa va avanti e sta cercando di trovare la quadra a tutti quegli aspetti che consentano di arrivare quanto prima alla vendita degli istituti di credito nati dopo la messa in risoluzione dei precedenti.

"Abbiamo avuto la possibilità - ha sottolineato l'amministratore delegato Bertola - di avere dei tempi elastici per ultimare le operazioni di cessione delle quattro banche, tra qui anche la Nuova Etruria. Il lavoro è mirato a trovare soluzioni per giungere alla formulazione di una procedura corretta. Poi, per quanto riguarda i tempi di realizzazione, al momento, non possiamo dare delle certezze e dei termini ben definiti. Il dialogo continua. Sia con soggetti nazionali che non. L'interesse c'è ed è molto forte. E potrebbe comprendere anche una vendita a singoli pacchetti".

Nessuna nuova.

Nelle settimane passate fonti autorevoli hanno più volte indicato come acquirente forte per le good bank Ubi. Lo stop alle trattative sarebbe poi arrivato dalla commissione europea che avrebbe richiesto sostanzialmente, semplificando la questione, di incrementare il capitale investito per la compravendita.

Un passaggio complicato che ha trovato degli incagli e che sta adesso andando avanti tentando di creare le condizioni giuste per superare questo ostacolo.

Quello che è certo, o quanto meno ciò che appare sempre più evidente agli occhi dei vari spettatori del mondo economico nazionale ed internazionale, è che la Nuova Banca Etruria è un unico nel suo genere. Lo è sempre stato. E questo a causa dell'alta specializzazione acquisita nel tempo per i servizi e le competenze riguardanti il mondo dell'oro.

La Popolare infatti, essendo nata in una terra con una forte identità artigianale e manifatturiera ha sviluppato dei servizi e delle peculiarità interamente incentrate a supporto dell'oreficeria e dell'argenteria, settori di punta dell'economia aretina.

Una caratteristica che, a detta degli esperti di economia, nessun altro istituto di credito europeo possiede e che rappresenta uno dei valori aggiunti che attirano l'attenzione dei compratori.

"Conoscevo il mondo dell'oro - ha detto Bertola - ma da quando sono ad Arezzo sono venuto in contatto con un universo davvero nuovo. Vedere quanto questo settore sia importante per la vita di una provincia intera non è cosa di poco conto. E' impressionante. Qui c'è una cultura ed un radicamento così forte che non si trova altrove. Creatività. Sapienza. Competenze. Ad Arezzo sono parole d'ordine. La banca non può che adeguarsi a questo spirito e andare di pari passo. Sono certo che il made in Arezzo è una strada non solo percorribile ma possibile. L'istituto di credito sarà al fianco di tutti gli imprenditori e della città".

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