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Economia

Meno spese e più accantonamenti: aumentano i depositi degli aretini in banca

La fotografia è quella realizzata sulla base dei dati forniti dalla Banca d'Italia e riguardante i primi otto mesi del 2020

Più denaro accantonato sui conti delle imprese e delle famiglie aretine. È quanto emerge dall'ultima ricerca, sviscerata a livello nazionale dal Sole 24 Ore, sull base dei dati diffusi dalla Banca d'Italia. L'indagine si riferisce ai primi otto mesi dell'anno e scatta una fotografia piuttosto omogenea che si ripete da nord a sud in tutta la Penisola (salvo sporadici casi). Stesso scenario anche in Toscana dove si assiste ad una crescita della liquidità sui conti delle famiglie. Ad Arezzo, nello specifico, l'incremento per i nuclei familiari è del 2,6 per cento. Cresce anche la precentuale degli accantonamenti effettuati dalle imprese che, nei primi 8 mesi dell'anno, arriva a superare il 21% in perfetta linea con quello che è il dato nazionale.

Sono queste, come facile da comprendere, alcune delle conseguenze dell'emergenza sanitaria Covid-19. "Il fenomeno - si legge nell'analisi del Sole 24 Ore - va osservato da più punti di vista. Da un lato c’è l’effetto diretto delle misure di sostegno alla liquidità introdotte per famiglie e imprese, ancora con il decreto Cura Italia (articolo 56) e grazie all’iniziativa Abi-Assofin: le moratorie hanno congelato 2,7 milioni di crediti e, di conseguenza, piani di ammortamento per 301 miliardi. Si affiancano i prestiti garantiti erogati, finora per 80 miliardi, e le sospensioni dei pagamenti (tasse, cartelle e contributi)". Ma è anche vero che a guidare i cittadini e gli imprenditori è soprattutto un atteggiamento prudenziale dettato dall'incertezza che riguarda il prossimo futuro.

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