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Abusivismo nel settore benessere. L'allarme della CNA, Stocchi: "Petizione per la legalità"

Negozi low cost, estetiste e parrucchiere che lavorano in casa e l'ultima tendenza è anche quella del porta a porta, con bigliettini lasciati per essere ricontattate. L’abusivismo dilagante ed endemico in tutto il settore del benessere ha assunto...

Negozi low cost, estetiste e parrucchiere che lavorano in casa e l'ultima tendenza è anche quella del porta a porta, con bigliettini lasciati per essere ricontattate. L’abusivismo dilagante ed endemico in tutto il settore del benessere ha assunto la forma di una vera e propria emergenza per la categoria. Per questo CNA a livello nazionale ha lanciato una campagna che tramite una petizione mira a far intervenire con urgenza la politica. Ce ne ha parlato il presidente nazionale di CNA Benessere, l'aretino Antonio Stocchi:

“E’ necessario un intervento urgente delle autorità competenti per ristabilire la legalità – afferma Stocchi - è questo l’obiettivo della petizione che punta ad una raccolta significativa di firme da portare all’attenzione dei parlamentari con proposte finalizzate a rendere più efficace il sistema dei controlli e i percorsi di qualificazione degli operatori”.

“La crisi economica ha accentuato il fenomeno che anche ad Arezzo è in costante crescita e genera un’insostenibile concorrenza sleale nei confronti delle imprese regolari – denuncia Luca Bichi, presidente Benessere CNA Arezzo - è inaccettabile, oltre che pericoloso, che persone senza titoli e qualifiche offrano servizi legati al benessere della persona, senza il rispetto di alcuna norma, con rischi gravi per la salute. Come Associazione ribadiamo la necessità di garantire operatori qualificati, il rispetto delle norme di igiene e sicurezza, l’aggiornamento continuo sull’utilizzo delle apparecchiature per l’estetica, l’uso di prodotti cosmetici a norma”.

“Gli abusivi giocano con la tua pelle, scegli mani sicure”, è lo slogan della campagna per ricordare i danni alla salute, a volte gravi, che l’abusivismo può provocare.

“L’abusivismo altera il mercato e impedisce la concorrenza leale, quindi comporta un danno anche economico – chiarisce Simona Giusti in rappresentanza delle estetiste di CNA Arezzo - In gioco c’è la pelle delle persone. E le 3000 adesioni alla campagna testimoniano l'urgenza e la diffusione del fenomeno che richiede controlli più efficaci sugli irregolari e un sistema efficiente di qualifica e di aggiornamento per chi vuole diventare operatore del benessere”.

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