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Un mazzolin di fiori di zucca fritti: una ricetta per i fanatici della pastella

Che sia un antipasto, un aperitivo o un contorno, il fiore di zucca fritto è l'apoteosi della bontà

  • Categoria

    Contorno
  • Difficoltà

    Facile
  • Tempo

    60 minuti
  • uova

Procedimento

Preparate per prima cosa la pastella sciogliendo 15 grammi di lievito fresco con un po' d'acqua a temperatura ambiente. In un'altra ciotola versate della farina (vanno bene anche 150 grammi) aggiungete acqua (220 ml circa) e mescolate con una frusta, fino ad ottenere un composto liscio e senza grumi. Aggiungete il lievito di birra sciolto e continuate a sbattere unendo una presa di sale fino ad ottenere un composto omogeneo e liscio. Amalgamate e coprire con della pellicola trasparente il tutto lasciandolo riposare per circa 30 minuti a temperatura ambiente. Pulite i fiori di zucca staccando il gambo, i pistilli esterni e il bocciolo interno. Versate l'olio in un tegame e portatelo a temperatura. Immergete i fiori di zucca nella pastella e immergeteli nell'olio avendo cura di farli dorare bene da entrambe le parti.

La ricetta

Vale la pena di aspettare l'estate solo per poter dare libero sfogo al desiderio incontenibile e irrefrenabile di fiori di zucca fritti. Mantenendo fede all'assioma assoluto che "fritta è buona anche una ciabatta", con questo contorno-antipasto-stuzzichino si sfiorano delle vette di perfezione che soltanto poche altre pietanze cucinate raggiungono. Gialli come il sole e croccantissimi. Per mangiare questa bontà servono pochi ingredienti e facilmente reperibili come: farina, acqua, lievito e sale. Sì anche il lievito. Non tutti lo inseriscono nella pastella ma è innegabile che il fritto risulta più spumoso e croccante. 

(ClaFa)

Abbinamento con le bollicine, ovviamente. Serve uno spumante semplice e immediato. Dal profumo intenso, con una buona sapidità per combattere la grassezza del piatto e acidità spiccata per contrastarne la tendenza dolce. E per bilanciare l'untuosità? Niente, perché un fritto - se fatto bene - non sgocciola olio. E allora si punta dritti su un Toscana Igt Spumante, metodo charmat, magari a base Vermentino. Cheers. Ps Fuori regione, c'è l'universo del Prosecco che vi aspetta: scegliete una bottiglia buona, però.

(Mat.Cial.)

Vale la pena di aspettare l'estate solo per poter dare libero sfogo al desiderio incontenibile e irrefrenabile di fiori di zucca fritti. Mantenendo fede all'assioma assoluto che "fritta è buona anche una ciabatta", con questo contorno-antipasto-stuzzichino si sfiorano delle vette di perfezione che soltanto poche altre pietanze cucinate raggiungono. Gialli come il sole e croccantissimi. Per mangiare questa bontà servono pochi ingredienti e facilmente reperibili come: farina, acqua, lievito e sale. Sì anche il lievito. Non tutti lo inseriscono nella pastella ma è innegabile che il fritto risulta più spumoso e croccante. 

(ClaFa)

Abbinamento con le bollicine, ovviamente. Serve uno spumante semplice e immediato. Dal profumo intenso, con una buona sapidità per combattere la grassezza del piatto e acidità spiccata per contrastarne la tendenza dolce. E per bilanciare l'untuosità? Niente, perché un fritto - se fatto bene - non sgocciola olio. E allora si punta dritti su un Toscana Igt Spumante, metodo charmat, magari a base Vermentino. Cheers. Ps Fuori regione, c'è l'universo del Prosecco che vi aspetta: scegliete una bottiglia buona, però.

(Mat.Cial.)

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