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Cronaca

Vicenda Ato: la Regione Toscana pronta ad aprire commissione d'inchiesta

Una commissione di inchiesta verrà presto aperta anche dalla Regione Toscana e poi, sarà proprio il governo regionale ad elaborare una proposta di legge per riunire sotto un unico organismo tutti gli Ato. La volontà è quella espressa direttamente...

Una commissione di inchiesta verrà presto aperta anche dalla Regione Toscana e poi, sarà proprio il governo regionale ad elaborare una proposta di legge per riunire sotto un unico organismo tutti gli Ato.
La volontà è quella espressa direttamente dal governatore Enrico Rossi che, in seguito allo scandalo e alla conseguente inchiesta giudiziaria che si è aperta nei confronti del direttore di Ato Toscana Sud Andrea Corti, accusato di corruzione e turbativa d'asta nel contesto dell'operazione Clean City eseguita dalla guardia di finanza di Firenze.

Al momento Corti si è autosospeso dalla sua carica a guida dell'ente pubblico e al suo posto è subentrato Enzo Tacconi.
Lunedì è fissato l’interrogatorio di garanzia davanti al gip Matteo Zanobini mentre, ieri sera, si è conclusa l'Assemblea dei soci Ato, presieduta dal sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli.

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Di queste ore l'intervento anche da parte del sindaco di Montevarchi Silvia Chiassai che ieri ha partecipato all'Assemblea dell'Ato Toscana Sud.
"Sono molto preoccupata e irritata per gli scenari futuri che si apriranno qualora le accuse mosse al Direttore dell'Ato fossero confermate - affema il sindaco Chiassai - Con grande senso di responsabilità, l'assemblea dei sindaci ha dato incarico temporaneo all'Ing. Tacconi di sostituire il direttore, che nel frattempo si è autospeso dal ruolo, al fine di garantire l'operatività ordinaria dell'ente. Questo per evitare qualsiasi interruzione di servizio nei territori. Sono amareggiata nel constatare che quanto accaduto potrebbe rivelarsi l'ennesima prova, benché io sia sindaco di Montevarchi solo da pochi mesi, del fallimento delle politiche di ambito, o meglio di area vasta, sulla gestione dei servizi. E' un sistema verticistico, parrebbe anche clientelare, lontano dalle necessità dei Comuni e soprattutto lontano dai cittadini che vengono considerati solo utenti che pagano il servizio. Il Comune di Montevarchi, ad esempio, rappresenta nel contesto dell'assemblea di Ambito, l'1,56% delle quote distribuite su 103 Comuni. Lo stesso peso che determina nell'approvazione del piano di ambito e nella determinazione delle tariffe che vengono poi applicate alla cittadinanza. Pongo, quindi, una questione politica di revisione completa del sistema a livello di legge regionale, in quanto, come abbiamo visto, laddove si manifesti un problema o caschi una tegola, sono i sindaci ad affrontarli in prima linea, pur avendo un ridotta autonomia decisionale di intervento. Di sicuro in futuro non accetterò alcun aumento di tariffa e, nel caso di illeciti, valuteremo anche altre posizioni da prendere. Credo che sia giusto al momento che l'Ato rimanga sotto il controllo di tutti i sindaci. Purtroppo questo sistema gestionale ha prodotto molti risultati insoddisfacenti e ritengo che sia giunta l'ora per essere profondamente ripensato, ripartendo dal livello dei comuni stessi".

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