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Cronaca Laterina

Abbracci per strada, incidenti mai avvenuti e sconosciuti alla porta: anziani nel mirino dei truffatori

I carabinieri della compagnia di Arezzo hanno dato il via ad una serie di incontri con i cittadini per informarli sui casi più frequenti messi in atto

C’è chi si finge operatore telefonico, chi millanta conoscenze comuni, chi invece, con la scusa di chiedere indicazioni stradali, riesce a sfilare orologi, collane o portafogli. Sono innumerevoli le truffe che ogni giorno vengono messe in atto a danno di malcapitati. Su questi temi si è basato il primo incontro organizzato dai carabinieri della compagnia di Arezzo che, ieri sera, hanno incontrato i residenti del comune di Laterina Pergine Valdarno. “Ad essere presi di mira - spiegano i militari - sono soprattutto le fasce più deboli della popolazione come, ad esempio, gli anziani che spesso hanno una minore capacità di protezione e rimangono a volte da soli in casa. Ed è proprio per evitare che ladri e truffatori, con tecniche spesso già rodate, riescano nei loro intenti che il comando provinciale ha organizzato una serie di appuntamenti”.

Durante l’incontro particolare attenzione è stata prestata ai casi più frequenti e forniti consigli su come evitare di cadere nella rete di malintenzionati.

Finti assicuratori, avances e incidenti: le tecniche più usate

Tra le truffe più ricorrenti, come hanno sottolineato i carabinieri, ci sono quella dello “specchietto” e quella del finto incidente stradale. Nel primo caso la vittima viene convinta di aver provocato la rottura di uno degli specchietti laterali dell’auto di uno sconosciuto il quale, con la scusa di non voler compilare i moduli previsti dalla legge (cid), gli chiede del denaro. Nel secondo esempio invece, un fantomatico agente assicurativo chiama la vittima al telefono asserendo che un parente, di solito il figlio, ha provocato un sinistro e servono dei soldi da dare come cauzione per la sua liberazione.

Tra gli altri casi enumerati c’è quello del cosiddetto furto con la “tecnica dell’abbraccio” in cui l’autore, di solito una donna avvenente, si avvicina alla vittima e, con la scusa di chiedere informazioni, sgancia l’orologio dal polso del malcapitato o altri accessori di valore.

Particolare attenzione anche alle persone sconosciute che vogliono avvicinarsi o entrare nelle abitazioni presentandosi come operatori delle società del gas, acqua, o appartenenti alle forze di polizia. “Si raccomanda - proseguono i militari - di tenere sotto controllo le proprie borse e gli oggetti personali quando si entra o esce dall’auto. Per qualsiasi situazione dubbia il cittadino può contattare il 112 e chiedere l’intervento di una pattuglia”.

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