Rave party all'Alpe di Poti scoperto dai carabinieri: 9 giovanissimi denunciati. Un arrestato: aveva anfetamine e oppio
L'appuntamento era partito sui social. Un tam tam che non è passato inosservato agli occhi dei militari dell'Arma che ieri hanno fatto irruzione interrompendo il raduno
Hanno scoperto l'evento su internet. Hanno seguito il tam tam sui social. E poi sono accorsi sul posto bloccando sul nascere un rave party e sequestrando stupefacenti. I carabinieri della Compagnia di Arezzo, guidati dal maggiore Pierfrancesco Di Carlo, al termine di una complessa operazione hanno denunciato 9 giovanissimi, tutti provenienti dal Grossetano, e sequestrato anfetamine e oppio.
L'episodio è avvenuto nel pomeriggio di ieri: corso di un servizio mirato alla prevenzione ed alla repressione dei reati hanno interrotto un rave party non autorizzato procedendo alla denuncia dei partecipanti.
I carabinieri avevano notato il tam tam sui social network: un gruppo di giovanissimi si era dato appuntamento all'Alpe di Poti dove si stava consumando un raduno. Così i miliati sono accorsi sull'area e hanno iniziato la perlustrazione fino a quando la loro attenzione non è stata attirata da alcune autovetture parcheggiate nei pressi di un capannone di una fabbrica dismessa. Dal capannone arrivava musica ad alto volume.
A quel punto, tre pattuglie con l’ausilio di una volante della Polizia di Stato della Questura di Arezzo, "hanno cinturato l’area ed hanno sottoposto a controllo i presenti, tutti giovanissimi ed originari della provincia di Grosseto, molti dei quali sono risultati essere conosciuti alle forze dell’ordine per avere partecipato ad analoghi eventi".
Durante le operazioni, uno degli organizzatori è stato trovato in possesso di 20 grammi di anfetamine del tipo speed e di un grammo di oppio.
Nove persone sono state quindi denunciate per il reato di invasione aggravata di edifici o terreni ed uno arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, condotto presso la Casa Circondariale di Arezzo.