Offrì soldi a 13enni chiedendo prestazioni sessuali: assolto 39enne
"Il fatto non sussiste", gli approcci di fronte alle scuole caddero nel vuoto. In tutti sono stati 4 i fatti contestati all'uomo
Era accusato di aver proposto soldi in cambio di prestazioni sessuali a ragazzine delle scuole medie. Un 39enne, accusato di molestie, è stato assolto quest'oggi dal gip Giulia Soldini del Tribunale di Arezzo. "Il fatto non sussiste", questa la formula pronunciata dal giudice che avrebbe accolto la linea della difesa sostenuta in aula dall'avvocato Niki Rappuoli. Secondo la tesi del legale, l'uomo pur avendo condotte inidonee, si è reso autore di singoli approcci a ragazze diverse, senza però coinvolgerle effettivamente o convincerle a fare quanto richiesto.
L'uomo, manovale di professione, all'epoca dei fatti lavorava in cantieri nei pressi degli istituti scolastici e all'ora dell'ingresso o dell'uscita da scuola avrebbe tentato gli approcci.
La vicenda risale al 2016. All'uomo, che all'epoca dei fatti aveva 32 anni, sono stati contestati in tutto quattro episodi. Uno avvenne nel settembre di quell'anno, quando il manovale si avvicinò a una 13enne e le offrì 500 euro chiedendole una prestazione sessuale. Il secondo si svolse il mese successivo, quando un'altra 13enne che stava raggiungendo un'amica per entrare a scuola si sarebbe vista offrire "mille euro come corrispettivo di una prestazione". Sempre lo stesso giorno l'uomo avrebbe seguito una ragazzina cercando di parlarle, ma in quel caso l'adolescente riuscì a liberarsi della sua presenza. Infine di fronte a una scuola del centro cittadino, avrebbe di nuovo offerto mille euro, stavolta a una 12enne.
Gli episodi, che fortunatamente furono troncati sul nascere dalle ragazzine, vennero raccontati ai genitori che subito sporsero denuncia contro l'uomo
Durante la prima udienza l'uomo si era detto "dispiaciuto di quanto avvenuto" e di aver "tentato quegli approcci in un momento difficile della sua vita".
