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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

“No al terrorismo", l'associazione del Bangladesh presenta esposto contro Libero: "Titolo razzista”

L'orrore, la paura, il senso di insicurezza, ma anche una forte presa di posizione dei musulmani aretini contro quanto avvenuto a Parigi. Mentre le ferite aperte nella ville lumiere continuano a far soffrire e terrorizzare l'intero occidente, la...

L'orrore, la paura, il senso di insicurezza, ma anche una forte presa di posizione dei musulmani aretini contro quanto avvenuto a Parigi. Mentre le ferite aperte nella ville lumiere continuano a far soffrire e terrorizzare l'intero occidente, la voce dei giovani aretini dell'Associazione culturale del Bangladesh si leva da un lato per condannare il gesto, dall'altro per esprimere indignazione nei confronti di un giornale che ha titolato con parole fortissime. Si tratta di Libero, che all'indomani degli attentati, ha titolato "Bastardi islamici"

L'Associazione culturale del Bangladesh ha partecipato alla manifestazione aretina di sabato scorso per esprimere la propria solidarietà al popolo francese e alle vittime degli attacchi terroristici che hanno insanguinato venerdì la città di Parigi.

“Siamo sgomenti e senza parole di fronte a tanta barbarie” commenta Tito Anisuzzaman, Presidente dell’ associazione “e vogliamo essere vicini ai nostri fratelli a Parigi, a Beirut e ad Ankara e in qualunque paese del mondo dove le violenze efferate dei terroristi hanno portato morti e distruzione. Alla violenza non si può mai rispondere con la violenza perché questo è quello che vogliono i terroristi. E di più, non accettiamo lo sciacallaggio dei politici e dei giornalisti che nelle ultime ore hanno approfittato di questi eventi a scopo propagandistico, violando le norme sull’istigazione all’odio razziale.”

libero-bastardiPer questa ragione l’ Associazione culturale del Bangladesh assieme a decine e decine di cittadini aretini presenterà un esposto alla Procura della Repubblica contro il quotidiano Libero, l’europarlamentare Matteo Salvini, e i deputati Santanché, Gasparri, Pini e Meloni, i quali continuano irresponsabilmente a twittare e postare su facebook parole violente contro l’Islam e le persone di fede musulmana, riducendo tutto all’equazione che l’Islam è terrorismo e mettendo così in pericolo l’ordine pubblico e l’incolumità dei cittadini di fede islamica che vivono in Italia e in Europa, oltre a fomentare l’odio rafforzando le ragioni dei terroristi.

A schierarsi con i giovani musulmani anche Francesco Romizi, consigliere comunale di (Arezzo in Comune):

Sono tra i primi firmatari dell’esposto contro il quotidiano Libero che l’associazione culturale del Bangladesh ha deciso di presentare alla Procura della Repubblica. Se uno crede di arginare la violenza usando parole violente, riducendo un fenomeno terribile come il terrorismo a facili equazioni, non compie un ruolo utile alla crescita di consapevolezza nell’opinione pubblica. Che a slogan banali ricorrano leader politici è capibile, per quanto non giustificabile, che vi ricorra la stampa, per missione strumento di riflessione e non fomentatrice di odio, è di assoluta gravità. Mi sia permesso di esprimere inoltre la mia totale solidarietà al popolo francese le cui reazione, come quella successiva ai fatti altrettanto drammatici di Charlie Hebdo, dimostra come dinanzi a vicende che colpiscono al cuore, una comunità può reagire anche facendo a meno della schizofrenia.
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