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Incidenti stradali Saione / Via Romana

Il dolore per la scomparsa di Ilaria Cresci. L'accusa di omicidio stradale per il 60enne alla guida del camper

La ragazza aveva lavorato per alcuni anni come parrucchiera proprio ad Arezzo. Sul suo profilo tante foto con la famiglia anche alla Città del Natale

Profondo dolore per una vita tagliata di netto, per una mamma e una moglie che viene a mancare. La morte di Ilaria Cresci a pochi mesi dai suoi 35 anni lascia nel più profondo sconforto la famiglia e tutti coloro che la conoscevano, ad Arezzo che frequentava spesso e dove aveva lavorato, a Firenze dove era nata, a Rapolano Terme dove abitava con il marito Gabriele, dipendente del Comune di Rapolano, e con il figlio di 5 anni. 

Tra i primi ricordi espressi in rete c'è quello del suo ex datore di lavoro. Ilaria infatti fino al giugno scorso era dipendente del negozio di parrucchiere Complicità di Arezzo. Il titolare Alessandro Gotti esprime così il suo dolore: "Non ci sono parole, una parte di noi per anni." E sono tanti altri i commenti degli aretini che l'avevano conosciuta attraverso il lavoro: "Ogni commento è superfluo. Che il sorriso di Ilaria continui ad illuminarci. Un pensiero a tutta la sua famiglia. Riposa in pace. Ciao Ilaria."

L'incidente, avvenuto lunedì poco prima delle 19 in via Romana, non era rientrato nemmeno nel bollettino sanitario che di solito viene emesso in caso di feriti gravi. Ilaria Cresci è finita a terra dopo l'impatto con un camper, che da ieri è sotto sequestro, guidato da un uomo di circa 60 anni di Arezzo che in quel momento procedeva in direzione di Olmo arrivando quindi dalla rotatoria che si trova davanti al complesso del negozio di giocattoli Toys. 

Secondo quanto ricostruito finora la donna stava attraversando, non è chiaro se sulle strisce pedonali che ci sono di fronte al ristorante Billi's oppure no, e si trovava pochi metri davanti al marito che teneva per mano i figlio. Quando hanno alzato lo sguardo l'hanno vista a terra. Il 60enne si è fermato qualche metro dopo ed è sceso per prestare soccorso. I sanitari giunti sul luogo dell'incidente ne hanno disposto il trasferimento all'ospedale fiorentino di Careggi.  Qui le sue condizioni sono state giudicate in prognosi riservata, ma poi sono peggiorate in poche ore passando al coma irreversbile e alla morte cerebrale. In quel momento i familiari hanno dato l'approvazione per l'espianto degli organi. 

La ricostruzione della dinamica è affidata alla polizia municipale. Per fare chiarezza saranno importanti sia le testimonianze di chi si trovava sul luogo dell'incidente e ha prestato i primi soccorsi, sia di eventuali telecamere di video sorveglianza che anche gli esercenti della zona potrebbero avere. Durante i primi accertamenti l'uomo alla giuda del camper è stato sottoposto ai test per alcol e stupefacenti ed è risultato negativo in entrambi i casi. Su di lui, da ieri pende l'accusa di omicidio stradale. 

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